Marrazzo torna a fare il giornalista
Piero Marrazzo ha presentato il suo nuovo programma televisivo a Radio Radio
Un caloroso benvenuto ha accolto Piero Marrazzo durante la trasmissione condotta da Francesco Vergovich, "Un Giorno Speciale", sulle frequenze di Radio Radio.
Al centro del dibattito con Francesco Vergovich, Marco Guidi de Il Messaggero, Mario Tozzi e Piero Marrazzo, il ritorno in televisione proprio di quest’ultimo, previsto per metà novembre, su Rai 2.
Il titolo della trasmissione sarà “Razza umana”, con un chiaro riferimento alla frase pronunciata da Einstein in occasione del suo ultimo sbarco negli Stati Uniti prima di ottenere la cittadinanza. Allo scienziato chiesero: “Di che razza sei?”; lui rispose: “Di nessuna razza, gli uomini sono tutti uguali”.
Saranno i documentari i protagonisti assoluti della nuova trasmissione di Marrazzo, tutti della durata di 15 minuti circa, riguardanti i temi più disparati, quali economia, politica, costume, sociologia, antropologia, ambiente: fatti dal mondo, per usare una formula.
A seguire, una discussione legherà gli argomenti trattati per ogni puntata, ognuna delle quali avrà un denominatore comune.
“Il documentario è un genere importante – ha commentato Piero Marrazzo – Peccato stia scomparendo in Italia. In altre tv, come quelle inglese e francese, è un ordinario mezzo di informazione”.
E lo sanno bene Mario Tozzi e Piero Marrazzo, che, durante la trasmissione di RadioRadio, si sono lanciati promesse di collaborazione su temi che riguardino l’ambiente e la sua salvaguardia.
È un Piero Marrazzo nuovo, quello che è intervenuto ai microfoni della trasmissione di Francesco Vergovich. Un uomo più maturo e più consapevole, che in 4 anni da vittima è spesso stato trasformato in carnefice.
“In questi anni la mia vita privata è stata il punto centrale di ogni cosa mi abbia riguardato; in pochi hanno saputo dividere il valore dell’esperienza di governo dal valore della vita privata. Anche quando ero Presidente, ho immediatamente riconsegnato le chiavi ai cittadini. Ma avevo sbagliato come uomo, solo come uomo”.