Martedì 1 marzo, la “Giornata internazionale dei migranti”
La giornata si svolgerà all’insegna dello slogan “24 h senza di noi”, una giornata senza lavoro migrante, lanciato nel 2010
A Roma, in occasione della ricorrenza, Il "Laboratorio romano dello Sciopero sociale", la Rete sociale dove confluiscono associazioni, studenti universitari, centri sociali e lavoratori di Coop, con l'adesione della Confederazione Usi e Cobas ha organizzato due appuntamenti aperti a tutta la cittadinanza, che scandiranno la "Giornata transnazionale del migrante" nella Capitale: dalle ore 10 alle 13 si terrà un presidio presso la Prefettura in piazza Santi Apostoli, a sostegno degli operatori sociali, contro lo sfruttamento e la precarizzazione nel settore dell'accoglienza, per denunciare che "dopo l'inchiesta "Mafia Capitale" niente è realmente cambiato; mentre le solite cooperative conti nuano a vincere i bandi pubblici, il peso dell'inchiesta è stato scaricato per intero sui lavoratori, che hanno gli stipendi bloccati da mesi nella totale indifferenza del commissario prefettizio Francesco Paolo Tronca".
Dalle ore 18 fino alle 21 poi, l'attenzione si concentrerà su Piazza Vittorio, luogo simbolo della città multietnica e interculturale, dove avrà luogo una grande manifestazione contro ogni razzismo e frontiera, e si chiederà con forza:
– l'attuazione nella città di Roma di politiche di accoglienza adeguate e trasparenti, in grado di garantire la dignità degli ospiti e i diritti dei lavoratori;
– l'abolizione della legge Bossi – Fini e del reato di immigrazione clandestina;
– la cancellazione delle prassi amministrative discriminatorie messe in atto da questure e pubbliche amministrazioni, come la richiesta di una residenza per il rinnovo del permesso di soggiorno;
– la chiusura e lo smantellamento dei C.I.E. e il rifiuto del sistema degli hot spot, teatro di gravi violazioni dei diritti umani e civili;
– l'istituzione di corridori umanitari sicuri per chi fugge da guerre, catastrofi e dittature, che sottraggono i migranti al traffico di esseri umani e ai pericoli del viaggio;
– l'abrogazione del trattato di Dublino, e il ripristino del principio di libera circolazione delle persone tra gli Stati membri, contro i muri e i fili spinati che dividono di nuovo l'Europa.
La giornata si svolgerà all'insegna dello slogan "24 h senza di noi", una giornata senza lavoro migrante, lanciato per la prima volta nel 2010.
Gli organizzatori auspicano che si creino le condizioni "affinché tutti coloro che sono sfruttati e vivono in uno stato di precarietà a tempo indeterminato lottino a fianco dei migranti: i lavoratori e lavoratrici dell'accoglienza, che negli ultimi mesi hanno lottato contro le politiche dell'emergenza e dell'esclusione e contro la propria quotidiana precarietà, gli insegnanti che rifiutano le politiche di subordinazione e discriminazione dei migranti a cui il governo li vuole obbligare; gli studenti e ricercatori che rifiutano la mobilità imposta sotto gli imperativi dell'occupabilita', i lavoratori autonomi in cerca di nuovi terreni di lotta e di rivendicazioni comuni con altri precari; gli operai, che ai migranti sono legati nelle fabbriche, lungo le catene transnazionali dello sfruttamento".