Martini a Bath, the italian restaurant run by italians con un gran diplomatico
Luigi Lino non è solo l’eccellente Chef del Martini a Bath, ma anche un diplomatico disponibile e gentile, un unicum nel mare della burocrazia Italiana
Martini a Bath. Si fa presto a dire che la burocrazia italiana, all’estero come in casa è messa male. In effetti è così. Settimane per ricevere un nulla osta, mesi per un appuntamento o un ricevimento consolare, anni per un certificato. In attesa di un semplice silenzio assenso da parte della nostra sonnolenta pubblica amministrazione.
Un incontro propizio nel weekend di lavoro
Sino a quando, di passaggio in Inghilterra per un weekend di lavoro si va a cena fuori e si ha la fortuna di essere ospiti e conoscere un personaggio amabile, affabile ed estroverso. L’Agente consolare onorario di Bristol Luigi Lino, nato a Napoli ma cresciuto a Roma sino al suo trasferimento avvenuto a Londra, qualche anno fa. Chef e titolare, insieme ai suoi due soci Nunzio e Franco, dello splendido Martini, un elegante ristorante italiano, situato nel cuore della bellissima città di Bath. A due passi dalle Roman Baths, le Terme Romane epoca 70 AC, in piena atmosfera Jane Austin, a solo un centinaio di miglia ad ovest di Londra.
Un diplomatico di gran gusto che risolve problemi
Con l’arrivo di Brexit, per gli Italiani residenti nel Regno Unito, circa 700.000, le cose, quanto meno dal punto di vista amministrativo, si sono complicate assai direbbe qualcuno. Ansie, lungaggini, ritardi e complessità varie si sono moltiplicate ingigantendo i compiti di chi come Luigi Lino si offre di risolverli pur già impegnatissimo nella missione di far sognare il dolce palato dei clienti del Martini. Ad inizio Marzo poi, ci si è messo pure il Covid 19 a rallentare ancor più la macchina amministrativa italiana all’estero. E una buona fetta di cittadini italiani sono ricaduti, con tutti i loro problemi di rilascio certificato di nascita, matrimonio, cittadinanza, rinnovo passaporto, iscrizione AIRE e chi più ne ha, nei pensieri e nella fittissima Agenda del Vice Console Onorario di Bristol.
Il menu del Martini a Bath
Fortuna vuole che Luigi Lino sia non solo l’eccellente Chef del Martini che delizia i palati degli inglesi della verde contea del Wiltshire e dei nostri connazionali grazie alle sue prelibate linguine con granseola, manicotti alla romana, agnello al rosmarino, gamberoni saltati e ogni altro pesce del giorno in arrivo espresso dalla Cornovaglia, ma altresì un diplomatico disponibile e gentile, un unicum nell’arido mare della burocrazia Italiana. Raccontano che a Roma, alla Farnesina, il nostro Ministero degli Esteri sia orgoglioso di venire rappresentato da Luigi Lino. Come del resto ogni italiano del quadrante ovest britannico che da questi riceve telefonate e tempestivi aggiornamenti su quesiti e complicazioni varie. Nonostante il Vice Console di Bristol sia già evidentemente preso tra mille scadenze, presentazioni ed impegni a Londra. Oltre naturalmente alla cucina del Martini!
Ci sono buongustai anche nel regno Unito
Dopo una serata al Theater Royal a vedere una commedia di Shakespeare o una camminata attraverso le bellezze architettoniche neoclassiche del Royal Crescent, del The Circus o lungo i viali alberati e fioriti del Victoria Park e le scintillanti vetrine di Walcot Street, ogni vero buongustaio che capiti nei paraggi di Bath e non si accontenti di una semplice bistecca con birra o di un fish and chips è invitato ad assaporare le bontà della cucina Italiana del Martini.
E in effetti, tra un calice di Brunello di Montalcino Barbi, o di un Planeta Chardonnay Sicilia, il Vice Console saprà dilettarvi con i suoi piatti prelibati, brindando alla risoluzione di una fastidiosa questione burocratica che vi attanaglia da tempo. O magari vi aiuterà a lasciare alle spalle qualche inciampo o imprevisto raccontandovi un aneddoto con uno dei suoi tanti e famosi ospiti che frequentano Martini.
Un incontro molto particolare
Come quella sera buia come il fondo di una botte di whiskey di fine Novembre, pioveva a raffiche, soffiava un tagliente vento gelido, il Vice Console scendeva frettolosamente per Gay Street col bavero alzato sbattente, quando all’istante si ritrovò dinanzi una figura alta, schiva, stempiato, gli occhi vispi di un furetto, una specie di funambolo con l’ombrello in una mano e sul braccio sinistro cinque pizze take away gocciolanti sul mocassino lucido. L’uomo inciampò e un rotolo di banconote da cinquanta sterline scivolarono dalla giacca dello sconosciuto. Luigi Lino le raccolse e le porse senza batter ciglio a quel tizio.
Luigi Lino, lo chef italiano amato da tutti
“Hey …thanks, thanks… grazie rispose l’uomo giocolando mazzette di soldi, pizze e ombrelli e pure una stretta di mano…Hey ma io la conosco… lei è… lei è, ma sì lo Chef Italiano, quello che ha prodotto quel programma di cucina … ho visto un suo show in tv America…ma certo, lei è lo Chef Italiano!”
Era stato niente meno che il premio Oscar Nicolas Cage, icona del cinema, fresco acquirente di un Penthouse da 2 milioni di sterline su Victoria Park a riconoscere il Vice Console, pure star della tv, per diventare – da quella sera in poi – un assiduo cliente del Martini – quanto meno nei week end di passaggio da Los Angeles a Bath!
Esperienze di un diplomatico a tutto tondo. Provare per credere!
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