Mascherina all’aperto, riunione del Cts: forse via dal 28 giugno
Al momento sono due le ipotesi in campo: la sospensione dell’obbligo a partire da lunedì 5 luglio oppure già dal 28 giugno
Si riunisce oggi il Comitato tecnico scientifico per decidere sull’abolizione della mascherina all’aperto. Il ministro della salute, Roberto Speranza, su indicazione del presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha inviato la richiesta di parere formale al Cts da cui ora si attende una risposta.
Via la mascherina all’aperto dal 28 giugno o 5 luglio
Al momento sono due le ipotesi in campo: la sospensione dell’obbligo a partire da lunedì 5 luglio oppure già dal 28 giugno.
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri intervenendo a “Domenica In”, su Rai uno, ha chiarito “credo che i tempi siano maturi per poterla togliere le mascherine all’aperto. Questo non vuol dire eliminarla, ma tenerla in tasca e utilizzarla in caso di assembramenti”.
Quanto alla vaccinazione eterologa, ha aggiunto: “è stata approvata, viene fatta da moltissimi altri Paesi. Ci sono studi, non tantissimi ma già sufficienti, per dire che è sicura e allo stesso tempo sembrerebbe possa dare una immunità addirittura superiore”. Sul superamento dell’obbligo della mascherina all’aperto non si può perdere altro tempo, ha aggiunto il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio.
“C’è un altro importante tema che può segnare un momento di svolta: superare l’obbligo della mascherina all’aperto. Non possiamo perdere altro tempo, è un segnale anche per i turisti che vogliono venire in Italia, dobbiamo essere totalmente attrattivi”. “Insieme possiamo farcela, perché insieme siamo più forti”. Ha scritto Di Maio su Facebook
Tutta Italia in zona bianca ad eccezione della Valle D’Aosta
Intanto da oggi tutta Italia in zona bianca fatta eccezione per la Valle d’Aosta che resta in zona gialla. Da oggi, inoltre, entra in vigore l’ordinanza firmata venerdì da Speranza che prevede il via libera all’ingresso dai Paesi dell’Unione europea e da Stati Uniti, Canada e Giappone con i requisiti del Certificato verde; il prolungamento le misure di divieto di ingresso da India, Bangladesh e Sri Lanka. Introdotta inoltre una quarantena di cinque giorni con obbligo di tampone per chi proviene dalla Gran Bretagna.
E per far fronte alle emergenze future, prende forma la rete italiana per il sequenziamento per assicurare in modo integrato, in un’unica piattaforma pubblica, la sorveglianza epidemiologica, il sequenziamento dei ceppi virali circolanti, il monitoraggio immunologico, la ricerca e la formazione sui vari aspetti dell’infezione da Sars-Cov-2. Secondo quanto si legge in una nota dell’Istituto superiore di sanità, l’obiettivo è avere una struttura permanente per gestire questa e le future emergenze infettive nel nostro paese.