Mascherine, lasciate ogni Speranza voi che entrate nei mezzi pubblici
I dispositivi di protezione individuale restano obbligatori fino al 30 settembre: anche in assenza di emergenze, in CdM passa ancora la linea allarmista del Ministro della Salute
Il Consiglio dei Ministri ha deciso che bisognerà continuare a indossare le mascherine su treni e mezzi di trasporto fino al prossimo 30 settembre. Senza grosse sorprese, dunque, ancora una volta ha prevalso la linea del Dicastero della Salute. Una linea puramente allarmista, perché non è suffragata dai dati scientifici.
Mascherine obbligatorie fino al 30 settembre
Insomma, come volevasi dimostrare ci aspetta un’altra estate da imbavagliati, perlomeno in quelli che il sottosegretario alla Sanità Andrea Costa aveva definito «luoghi più affollati». Come infatti ha anticipato l’ANSA, dal CdM è nuovamente uscito vincitore (sia pure virtualmente causa positività al Covid-19) il Ministro nomen omen della Salute Roberto Speranza. E quindi ecco la proroga fino a fine settembre dell’obbligo di indossare le odiatissime mascherine su metro, autobus, treni, negli ospedali e nelle Rsa.
E pazienza se il titolare di Lungotevere Ripa non ha idea di cosa significhi utilizzare il trasporto pubblico con queste temperature, soprattutto in determinate città. Pazienza se la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, per gli amici Fiaso, ha ribadito la diminuzione dei ricoveri per SARS-CoV-2 (ancorché in lieve rallentamento). E pazienza se perfino la microbiologa Maria Rita Gismondo ha precisato all’Adnkronos che «contagio non vuol dire [necessariamente, N.d.R.] malattia».
#OspedalisentinellaFiaso, la riduzione dei ricoveri Covid continua ma rallenta: -3,9% in una settimana. @gmigliore_md: “Infermieri neolaureati e medici precari entrino ora a far parte stabilmente del Ssn per affrontare le prossime sfide”
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L’unica concessione al buonsenso, come da indiscrezioni della vigilia, riguarda la scuola, dove le mascherine saranno solo raccomandate già dai prossimi esami di Stato, maturità inclusa. Per il resto, ancora una volta la realtà è stata piegata alle esigenze ideologiche del Ministro libero e uguale.
Avevamo avuto gioco facile, pochi giorni fa, nel mettere in guardia contro l’improvviso rigurgito del covidstrofismo politico-mediatico, che sembrava preparare la strada alla nuova mazzata. Parafrasando Dante Alighieri, “lasciate ogne Speranza, voi ch’intrate”… nei mezzi pubblici.