Mentre l’Europa lancia i bonifici in 10 secondi, il Governo Meloni alza il tetto del contante
La Commissione europea starebbe avanzando una proposta per rendere i pagamenti in Euro, da e per cittadini e imprese in Europa, più immediati
La Commissione europea starebbe avanzando una proposta per rendere i pagamenti in Euro, da e per cittadini e imprese in Europa, più immediati. E allo stesso tempo più convenienti, sicuri e veloci rispetto ai bonifici tradizionali. La denominazione sarebbe quella di “pagamenti istantanei, ideali al trasferimento di denaro in qualsiasi momento della giornata in appena 10 secondi”.
In un sistema globale ormai, in cui prevale l’opinione che il problema dell’evasione fiscale sembra concentrato nel settore delle grandi multinazionali, in parallelo alla proposta UE c’è il progetto della Lega sui pagamenti cash-contante, sottoscritto formalmente dal Presidente del Consiglio Meloni al momento della presentazione al Senato del nuovo Governo. Smuovere il tetto da € 2.000 a €10.000 avrebbe già raccolto l’okay di alcune associazioni come la Confcommercio.
Di aiuto all’economia sommersa parlano i detrattori della misura. Più contante? Maggiore denaro nero e maggiore riciclaggio?
“Il contante è sparito, un tetto dunque non serve”
I paragoni con Paesi come Stati Uniti, Germania e Austria – dove un tetto non esiste, confortano i sostenitori del cambio di legislazione della bontà della misura. Ma in ogni Paese vigono un diverso substrato lavorativo e sociale, sistema fiscale e atteggiamento del contribuente verso il Fisco con cui fare i conti. L’evoluzione in quei Paesi dice che il contante è sparito, un tetto dunque non serve. Lo stesso dicasi del Regno Unito, dove da sempre è possibile pagare un caffè con la plastica!
Di contro, se pensiamo alla vastità e complessità dell’argomento, pensiamo anche che in Cina tutti i pagamenti sono ormai digitalizzati e concorrono ad un’autentica velocità dei flussi monetari. La Cina è un concorrente monstre. Non certo un comprimario.
In Europa trasferimenti in 10 secondi
Mairead McGuinness, commissaria europea per i Servizi e i mercati finanziari, ha affermato che “Il passaggio dai trasferimenti del “giorno successivo” ai trasferimenti di 10 secondi creerebbe dunque un vantaggio sismico e paragonabile al passaggio dalla posta alla posta elettronica.”
Una semplificazione del sistema dei pagamenti, di cassa e portafogli, ma altresì un’innovazione che si accompagna alla concomitante realizzazione di programmi informatici e sistemi per liberare enormi quantità di denaro bloccato nel tunnel del traffico dei flussi finanziari e che darebbe fiato e sostanza – in termini industriali e occupazionali.
In questa complessa trasformazione, nel perfezionamento ed evoluzione della circolazione della moneta, la misura avanzata dal nuovo Governo dello sblocco del tetto, sembra dunque inesorabilmente un ennesimo passo indietro del nostro Paese. E’ la paura forse, di fare davvero i conti con un sistema, il nostro, che va profondamente mutato, semplificato, ma dalla base, e non con accorgimenti tampone e di settore, se vogliamo diventare protagonisti e non semplici bottegai.