Mercoledì delle Ceneri, origini e significato della solennità
È il giorno che inaugura la Quaresima, segnato dal digiuno, la penitenza e il richiamo alla conversione: è una data mobile, legata alla Pasqua, e quest’anno cade il 5 marzo

Julian Fałat - Mercoledì delle Ceneri (collezione privata, 1881). © Agraart.pl / Wikimedia Commons
In questo 2025 cade oggi, 5 marzo, il Mercoledì delle Ceneri, una solennità mobile perché legata alla Santa Pasqua. Questa ricorrenza inaugura la Quaresima, il periodo che precede la festa più importante del Cristianesimo e termina con il Giovedì Santo. E come i successivi quaranta giorni, sottolinea Famiglia Cristiana, è segnata dalla penitenza e dal richiamo alla conversione.
Origini e significato del Mercoledì delle Ceneri
Il nome della festività deriva dal rito liturgico dell’imposizione, sul capo dei fedeli, delle ceneri ottenute bruciando i rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente. Originariamente, come ricorda Sky TG24, il sacerdote accompagnava il gesto con la citazione biblica «ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai» (Gn 3, 19). Frase che, dopo il Concilio Vaticano II, è stata sostituita dalla locuzione «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1, 15).

In questa data, aggiunge La Gazzetta dello Sport, la Chiesa cattolica prescrive il digiuno (l’obbligo di consumare solamente uno dei pasti principali) e l’astinenza dalla carne. Curiosamente, come spiega l’Agenzia Dire, da queste disposizioni ecclesiastiche discende etimologicamente il Carnevale (dal latino carnem levare, cioè “eliminare la carne”). E perfino il Martedì Grasso, che era l’occasione per consumare tutti i cibi più prelibati e – appunto – grassi rimasti in casa, cominciando proprio dalla carne.

È, insomma, un po’ come l’Ultima Cena, che anticipa la Passione e morte di Nostro Signore Gesù Cristo in attesa della gioia della Risurrezione. Buon Mercoledì delle Ceneri a tutti i nostri lettori!


