“Mi presti il telefono? Devo fare una telefonata” | Fin qui ok ma dopo scopri il DRAMMA: inseriscono questo VIRUS e rubano tutto

Cellulare (Fonte Corporate+) - Romait.it
È in arrivo una nuova truffa che sta mettendo in difficoltà tante persone. Non cadere nella trappola altrimenti potresti pentirtene.
Da quando nella nostra vita è entrato fa parte il dispositivo cellulare si è più esposti a delle truffe. Un esempio? L’sms phishing, ovvero un messaggio con all’interno un link su cui si chiede di cliccare per risolvere degli ipotetici problemi con la propria carta di credito.
Seguendo le istruzioni indicate, si può andare incontro a delle spiacevoli situazioni perché sono degli hacker che cercano di risalire ai tuoi dati personali e svuotare così il tuo conto bancario o postale.
Per non parlare dei messaggi che arrivano su WhatsApp in cui qualcuno si spaccia per un parente della vittima della truffa chiedendo un bonifico istantaneo. Di solito gli anziani sono quelli presi di mira perché ci cascano peccando di ingenuità.
E non è finita qui! Sul sito ispacnr.it è stata divulgata la notizia inerente a una truffa digitale che sta mettendo in difficoltà coloro che hanno un computer e uno smartphone. Andiamo a scoprire tutti i dettagli per evitare il peggio.
Nuova truffa online in agguato
A tal proposito è consigliabile correre immediatamente ai ripari perché questi strumenti tecnologici, diventati ormai indispensabili, possono rappresentare una vera minaccia per la nostra vita.
Essendo diventati dei beni di prima necessità a tutti gli effetti, è chiaro che i malintenzionati cerchino in tutti i modi di trarne un beneficio a discapito del prossimo. Tra le nuove forme di truffa una è stata introdotta di recente e sta allarmando soprattutto quelli che con il dispositivo cellulare e il pc lavorano.

Ecco come proteggere i propri dati dai malintenzionati
Stiamo parlando del malware Pegasus, vale a dire un software di spionaggio sviluppato da una società israeliana, la NSO Group, che mira a raccogliere dei dati sensibili a insaputa del proprietario di un dispositivo cellulare. I truffatori inviano delle email dove riferiscono che il dispositivo del malcapitato di turno è stato infettato da Pegasus. Nell’email vengono riportate delle attività private, la compromissione di file riservati e anche la minaccia di rendere pubbliche queste informazioni.
Il tutto potrebbe risolversi pagando semplicemente una determinata somma di denaro. Il pagamento avviene in Bitcoin, cioè una criptovaluta altamente anonima e ciò renderebbe difficile risalire ai criminali. Un mondo per proteggersi è utilizzare password complesse e cambiarle di continuo. Tuttavia, se dovessi ricevere un’email del genere, è importante mantenere la calma e non agire d’istinto.