Mikis Mantakas, bandiera di un mondo che conserva i suoi ideali
Il corteo a Roma, 28 febbraio, ore 18, piazza della Libertà
Chi è Mikis Mantakas? Si saranno chiesti residenti e turisti di fronte a quei manifesti 70x100mt comparsi a centinaia in tutta Roma. Sono manifesti tricolore, rosso-bianco-nero, su cui si leggono poche stringate indicazioni: 28 Febbraio, Mikis Mantakas, Corteo, ore 18, Piazza della Libertà. Ma chi era Mikis? Continueranno a domandarsi gli stessi passanti di prima. Ne abbiamo voluto parlare con chi conosce bene quella storia e da quasi quarant’anni si occupa di mantenerne vivo il ricordo.
“Mikis era uno studente greco ventitreenne, figlio di oppositori del regime dei Colonnelli, venuto in Italia per studiare Medicina, prima a Bologna e poi a Roma, dove aveva iniziato a militare col Fuan” – ci spiega Andrea, responsabile della ‘Prati’, storica sezione dell’MSI oggi rinata sede del Movimento Sociale Europeo. Il 28 Febbraio del 1975, erano i giorni del processo per Primavalle (rogo doloso in cui persero la vita i fratelli Mattei nel 1973, ndr), su tre imputati di Potere Operaio solo Achille Lollo è alla sbarra, mentre Clavo e Grillo sono latitanti. Giorni di scontri e tensione tra militanti di destra ed extraparlamentari di sinistra, arrivati a Piazzale Clodio al grido di “Lollo Libero!”. Anche Mikis era lì insieme ad altri del Fuan. Di ritorno dal Tribunale viene aggredito da un squadra di fuoco dell’ultrasinistra, piovono bottiglie molotv e proiettili: uno gli penetrerà il cranio. Soccorso e portato al riparo proprio dentro i locali della Prati, in via Ottaviano, morirà poco dopo. Un accadimento senza precedenti, per modalità di guerriglia e determinazione sarà definito dal direttore di Radio radicale Massimo Bordin come “il primo passo verso gli anni di piombo”.
E’ per via di questa storia che Andrea ed i suoi militanti, e le generazioni che sono venute prima e che verranno dopo di loro, sono custodi della memoria di Mikis, morto da martire nella loro sede e, anno dopo anno, non dimenticano di commemorarlo. “La commemorazione avverrà sotto forma di una fiaccolata silenziosa e come da tradizione si terrà un picchetto militare, la cerimonia è aperta a tutti quelli che si sentono partecipi del ricordo, perché non sta a noi dare patenti in circostanze simili. Le questioni politiche si possono tranquillamente risolvere nei restanti 364 giorni dell’anno – precisa Andrea che ribadisce – Per noi il 28 Febbraio è una data sacra”.
Per i ragazzi della Prati Mikis non è solo un ricordo, ma una stella polare che influenza ed ispira da sempre le azioni dei singoli militanti e la linea politica del gruppo. “Mantakas è un combattente europeo, col suo sacrificio ha tracciato il percorso comune da seguire, il percorso della nostra Europa – dice Andrea che si ricorda di quando – L’MSI si rifugiava su posizioni più patriottarde mentre i giovani sognavano l’Europa dei Popoli, un’Europa a difesa della quale sono state sacrificate molte vite e che oggi è asservita a banche, finanza, lobbies e BCE”. Una visione europeista, quella di Andrea, che oggi accomuna tanti altri giovani non solo italiani. Venerdì saranno presenti a Roma delegazioni di greci, francesi, spagnoli. “Ricordare Mantakas è un modo per ricordarsi del sogno di quell’Europa: Libera, forte e protagonista” – conclude Andrea.
Ed allora adesso sapremo rispondere anche noi. Chi è Mikis Mantakas? E’ il viso giovane immortalato in una fototessera, diventato ‘bandiera’ di un mondo che conserva i suoi ideali.