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Milan e Napoli a braccetto, caduta a sorpresa della Juve: la decima di Serie A

Le vittorie di Inter, Lazio, Roma e Atalanta ma anche il riscatto Salernitana. Tutti i temi del campionato arrivato al suo primo quarto

Il pallonetto vincente di Maxime Lopez, del Sassuolo, che vale la vittoria sulla Juventus

Seconda giornata infrasettimanale di Serie A in archivio con la grande sorpresa della sconfitta della Juventus ma anche risultati di peso in fondo. Continuano a comandare Milan e Napoli.

Milan e Napoli, vittorie diverse ma testa ancora in condivisione

Prosegue la marcia ad alta velocità di Milan e Napoli, ora a quota 28 punti sui 30 a disposizione. Il Milan vince in casa col Torino dopo una partita molto tirata in cui i granata non hanno demeritato, ma stavolta la difesa rossonera rimane inviolata, cosa che mancava da 6 partite tra campionato e Champions. A decidere è stata la zampata di Giroud dopo 16 minuti: è proprio il francese l’arma in più di questo Milan, che ha trovato un 9 di esperienza e caratura internazionale che permette ad Ibra di riposare, con Leao spesso spaesato nel ruolo di centravanti e Rebic spesso acciaccato o infortunato. Quinta vittoria di misura delle nove di questo ottimo inizio di campionato, imbattibilità portata a quota 10 partite di fila in Serie A e cima mantenuta: domenica arriva l’esame Roma che ha permesso i rossoneri di raggiungere il Napoli.

Dopo 48 ore arriva la risposta dei partenopei, che con relativa facilità si sbarazzano del Bologna al “Diego Armando Maradona”. Match sbloccato già al minuto 18 dal sinistro a giro di Fabian Ruiz su errore in uscita dei rossoblù. Dopodiché si prende la scena Lorenzo Insigne, che ritrova il feeling dal dischetto segnando due rigori, uno per tempo. Il secondo, fischiato per fallo di Mbaye su Osihmen, sembra eccessivo, ma la sostanza della partita non sarebbe mai cambiata. Gara dominata e Napoli che torna appaiato ai rossoneri.

Juventus, una sconfitta poco “allegriana”

Sconfitta a sorpresa della Juventus, che perde la striscia di imbattibilità e cade in casa contro il Sassuolo in maniera bruciante. Allegri mastica amarissimo: il gol preso a tempo scaduto da Maxime Lopez in una ripartenza con il solo McKennie a difendere, non è da Juventus, un unicum nella carriera del tecnico livornese alla Vecchia Signora. Infatti calza a pennello la frase “abbiamo perso da polli”, in una partita in cui i bianconeri avevano comunque creato. Nonostante le occasioni procurate nel primo tempo sono i neroverdi a passare in vantaggio sul finale di frazione con Frattesi. È poi McKennie a pareggiare su palla invitante di Dybala che il texano deve solo appoggiare di testa per il primo gol stagionale in Serie A. Ma all’ultimo minuto la luce che si spegne per cercare a tutti i costi di vincerla, la sconfitta e l’amara realtà di una classifica che segna -13 dalla testa: non è autunno ma inverno inoltrato a 10 partite dall’inizio del campionato.

Inter e Roma ripartono

L’inter sbanca Empoli e torna a prendere i tre punti dopo l’unico punto raccolto tra Lazio e Juventus. I nerazzurri vincono al Castellani una partita non semplice all’inizio, vuoi per un Empoli sempre ispirato, vuoi per le insidie di un semi turnover varato da Inzaghi. Ma la vittoria arriva con i gol dei suoi due esterni, il primo una sorpresa stagionale, il secondo una delle conferme di questo inizio di campionato. Danilo D’ambrosio, alla terza presenza quest’anno e alla prima da titolare, si fa trovare pronto di testa, un marchio di fabbrica del difensore alla nona stagione tra i nerazzurri. Il raddoppio che mette in cassaforte il match invece è di Federico Dimarco, sempre più importante nella retroguardia nerazzurra ma anche freccia nell’arco offensivo. Dall’espulsione di Ricci in poi la partita è andata in discesa e l’Inter mantiene il terzo posto.

Vittoria preziosa della Roma a Cagliari, dopo una partita sofferta che ha portato la squadra di Mourinho molto vicina alla sconfitta. In una ripresa con occasioni da una parte e dell’altra, i sardi mettono il naso avanti con Pavoletti e rischia di raddoppiare al minuto 71, vero spartiacque della partita sempre con lo stesso centravanti. Nel giro di un minuto arriva la parata di riflesso di Rui Patricio e l’inzuccata di Ibanez che pareggia la sfida. Con il carattere più che con il gioco la Roma prova a vincerla e lo fa con un altro calcio piazzato: al 78’ è la punizione capolavoro di Pellegrini dai 20 metri a regalare tre punti che tengono i giallorossi saldi al quarto posto in classifica.

Avanti Atalanta e Lazio

Atalanta e Lazio approfittano della sconfitta della Juve per scavalcarla in classifica, issandosi rispettivamente al quinto e sesto posto. La Dea risolve la pratica Sampdoria nel primo tempo, rimontando i blucerchiati andati in vantaggio dopo 10 minuti con Caputo. I bergamaschi con un sontuoso Zapata riescono a sopperire all’emergenza in difesa – gli infortuni di Djimsiti, Toloi, Hateboer e Gosense hanno costretto Gasperini a schierare De Roon in difesa ed inserire a partita in corso il primavera Scalvini, classe 2003. Nel finale gli assalti genovesi vengono spenti da una grande azione personale di Ilicic, che sta tornando ad essere un fattore per la Dea.

Torna a vincere la Lazio dopo la caduta di Verona e lo fa contro la Fiorentina, superandola in classifica al sesto posto, ad un punto dall’Atalanta. In una gara con poche emozioni a decidere è il guizzo di Pedro ad inizio ripresa, al secondo gol stagionale dopo quello messo a segno nel derby, ma per Sarri arrivano due buone notizie, entrambe dalla difesa. Il ritorno al centro di Acerbi e la prima porta inviolata in campionato, potrebbero essere collegate tra la loro. Da sottolineare la buona prestazione contro una squadra in salute nell’arco dei 90 minuti, senza grossi cali di tensione, la vera sfida dei biancocelesti in questo momento.

Centrogruppo: colpacci di Sassuolo e Salernitana

Il risultato più pesante è indiscutibilmente del Sassuolo, che per la prima volta nella propria storia espugna l’Allianz Stadium di Torino e torna dal lato sinistro della classifica. A seguire sono tutte in pochi punti, soprattutto con la risalita della Salernitana, che nella sfida tra neopromosse ottiene all’ultimo secondo una vittoria molto pesante a Venezia. Colantuono ottiene la vittoria in rimonta sui lagunari, passati in vantaggio nel primo tempo, mettendo la freccia al minuto 95 con Schiavone. Poco più su pareggio nel derby ligure tra Spezia e Genoa, con il Grifone che agguanta i conterranei con un copione già visto in questo inizio di stagione, ossia un rigore negli ultimi minuti trasformato dal solito Criscito. A Udine il Verona pareggia di rigore e si porta in decima posizione, mentre chiude la classifica il Cagliari di Mazzarri.

Ci Piace e Non Ci Piace: Danilo D’Ambrosio e Sergio Romero

Come già accennato, Danilo D’Ambrosio si merita il premio di miggliore: Il motivo? Rappresentare al meglio il concetto di “farsi trovare pronto”. Dopo 41 minuti diluiti in due presenze, arriva l’occasione della prima da titolare e il difensore classe ’88 ha fornito una prestazione di alto livello sia in difesa sia in fase di spinta, con il culmine il gol di testa che sblocca la partita. Un vero professionista.

Premio di peggiore a Sergio Romero, portiere del Venezia, autore di un errore da matita blu. Per il portiere argentino, di grande esperienza internazionale è arrivato un errore che potrebbe essere pesantissimo per la stagione dei lagunari. L’uscita a vuoto che ha regalato il gol vittoria a Schiavone, permette di rilanciare una diretta rivale per la salvezza. Potrebbero essere punti pesanti a fine campionato.

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