Milano, stalking telefonico: collega condannata a risarcire 41 mila euro
Telefonate a tutte le ore del giorno e della notte. Con questa accusa di stalking una donna di Milano dovrà risarcire 41 mila euro al collega
Per tre anni la donna ha fatto telefonate notturne al suo collega, creando ansia e stress a tutta la famiglia dell’uomo. Ora dal tribunale di Milano arriva la condanna per stalking telefonico con la richiesta di risarcimento di 41 mila euro.
Telefonava a tutte le ore del giorno e della notte
La donna ha ammesso di aver effettuato dal 2006 al 2009, sistematicamente, telefonate anonime a tutte le ore del giorno, anche in quelle notturne. Durante le telefonate solitamente restava in silenzio causando alla vittima e ai suoi familiari problemi di ansia e depressione.
Piena ammissione da parte della stalker, davanti al giudice la confessione: “Avevo un’antipatia nata da piccole incomprensioni lavorative – aveva ammesso durante un interrogatorio -. Avendo il suo numero di casa, ho iniziato a fare telefonate anonime, sia di giorno che di notte, riattaccando dopo che alzavano la cornetta. Con l’andare del tempo ho fatto anche delle pernacchie”.
La vicenda è finita prima al tribunale penale di Milano dove la donna aveva già avuto una condanna per molestie. Ora anche i giudici in sede civile hanno condannato la donna ad un risarcimento di 41 mila euro.
A riportare per primo la notizia l’edizione milanese di Repubblica, nel quotidiano si racconta che la donna in appello ha ricevuto anche una condanna per lesioni personali dolose.
La somma di 41 mila euro è costituita da 15 mila euro stabiliti nella sentenza di secondo grado penale cui se ne aggiungono altri 8.610 dovuti a ciascuno dei tre componenti della famiglia. Più gli interessi. Così si arriva ai 41 mila euro totali.
In sua difesa la donna condannata afferma che non si era resa conto della gravità della sua condotta pensando che le vittime avrebbero potuto staccare il telefono per dormire tranquilli.
Cos’è lo stalking
Lo stalking, o molestia psicologica, è un comportamento persistente e invadente che viene messo in atto da un individuo nei confronti di un’altra persona, con lo scopo di causare angoscia o paura. Nel contesto lavorativo, lo stalking può essere diretto verso una collega di lavoro e può assumere diverse forme, come ad esempio quella delle telefonate costanti e assidue anche in orari notturni.