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Milei, Meloni: “Motosega non replicabile da noi”. A meno che…

Il modello argentino è fatto di liberalizzazione dell’economia, riduzione dell’inflazione e taglio della spesa pubblica: perché funzioni in Italia, però, dovremmo sbarazzarci degli attuali vincoli sovranazionali

Giorgia Meloni e Javier Milei

Giorgia Meloni e Javier Milei (© Governo.it)

La visita romana del Presidente argentino Javier Milei ha portato vari addetti ai lavori autoctoni a interrogarsi sulla possibile universalità delle sue misure economiche ultra-liberiste. L’ormai celebre “motosega”, infatti, è innegabilmente efficace in patria, ma perfino i suoi estimatori nostrani dubitano che funzionerebbe anche in Italia. E probabilmente, rebus sic stantibus, hanno ragione.

Giorgia Meloni e Javier Milei
Giorgia Meloni e Javier Milei (© Governo.it)

La motosega di Javier Milei

«Penso che Javier Milei abbia il profilo giusto per affrontare i problemi che ci sono in Argentina». Questo, come riporta Il Sole 24 Ore, l’elogio del Premier Giorgia Meloni all’inquilino della Casa Rosada. Che d’altronde, aggiunge TGCom24, in un solo anno è riuscito a portar fuori dalla recessione e far tornare a crescere un Paese praticamente ridotto sul lastrico.

Javier Milei e la celebre motosega
Javier Milei e la celebre motosega (immagine dall’account X – ex Twitter – di Leading Report)

La ricetta del numero uno albiceleste si basa sostanzialmente su deregolamentazione dell’economia, forte riduzione dello statalismo e taglio della spesa pubblica (al momento del 35%). Così, le finanze di Buenos Aires hanno registrato un avanzo per la prima volta dall’agosto 2012, col surplus fiscale innalzatosi all’1,1% del Pil nel primo semestre 2024. Inoltre, l’inflazione è crollata sia su base annua (passando dal 211,4% del dicembre 2023 all’attuale 119,4%) che mensile (arrivando all’odierno 1,2% dal 54% di dodici mesi fa).

Taglio della spesa pubblica
Taglio della spesa pubblica (© Vectorstock.com)

Il rovescio della medaglia, puntualizza il Corsera, è la contrazione del 3,5% del Pil, che però nel 2025 dovrebbe rimbalzare del 4,6%. Nonché l’incremento del tasso di povertà della popolazione dal 42 al 54%, anche se i salari reali al netto dell’inflazione sono aumentati dell’11% tra aprile e ottobre.

Un modello replicabile?

Complessivamente, dunque, la cura del Loco sta avendo successo, come ha dovuto ammettere anche un detrattore della prima ora quale la rivista britannica The Economist. Tuttavia, come riferisce Il Fatto Quotidiano il leader di FdI ha precisato che «non considero quel modello replicabile da noi».

Non è la sola e non ha tutti i torti, e il motivo lo ha spiegato con chiarezza Il Foglio. «Milei non conosce vincoli sovranazionali», laddove «noi siamo ricchi di vincoli esterni di ogni genere».

Il Belpaese, cioè, paga l’atavica sudditanza a organismi inutili (come l’ONU), dannosi (com’è diventata la NATO) o entrambi (come l’Unione Europea). Il corollario, però, è che una versione tricolore della motosierra, almeno in linea teorica, non sarebbe impossibile, a patto di sbarazzarci delle zavorre. O, come direbbero dall’altra parte dell’Atlantico, dei pesos.