Mille bodycam per poliziotti e carabinieri: ecco come funzionano
700 andranno in dotazione ai quindici Reparti Mobili della Polizia di Stato e 249 ai battaglioni dell’Arma dei Carabinieri
Come riportato da Il Messaggero, per poliziotti e carabinieri impegnati in attività di ordine pubblico, sono in arrivo mille bodycam. Settecento saranno divise tra i quindici reparti mobili della Polizia; 249 tra i battaglioni dell’Arma. Nella circolare firmata dal Capo della Polizia, Lamberto Giannini, e inviata a tutti i questori, si legge che le bodycam sono assegnate “quale ulteriore strumento di documentazione degli accadimenti e, nel contempo, di tutela del personale operante”, e che i contenuti multimediali sono conservati dal sistema “per sei mesi dalla data di effettuazione delle videoriprese”.
La finalità delle bodycam
Nella circolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si legge inoltre: “Il modello organizzativo di governo e gestione dell’ordine pubblico in occasione di eventi di rilievo e o a rischio, già delineato con precedenti direttive a carattere generale, ha messo chiaramente in luce come una puntuale ed efficace attività di documentazione video fotografica degli stessi soprattutto nelle fasi critiche risponda a diverse finalità sia con riferimento a specifiche esigenze probatorie sia sul piano della comunicazione istituzionale”.
Come funzionano
La registrazione potrà essere avviata dall’ufficiale di pubblica sicurezza responsabile del servizio ogni volta che “l’evolversi degli scenari faccia intravedere l’insorgenza di concreti e reali situazioni di pericolo di turbamento dell’ordine e della sicurezza pubblica o quando siano perpetrati fatti costituenti reato”. Il capo contingente o i comandante di squadra a cui sono state assegnate le telecamere potranno, inoltre, far partire la registrazione, che dovrà essere interrotta “quando venga meno la necessità di documentare gli eventi”. In caso di avvio accidentale o senza validi motivi, essa dovrà essere cancellata dall’ufficiale di polizia.