Misteri romani, mancano i taxi o ce ne sono troppi?
Da alcune settimane i taxi a Roma rimangono a lungo fermi nei loro parcheggi e sono in fila in stazione. Che è successo?
Le immagini che pubblichiamo sono fresche, attuali e mostrano una realtà molto diversa da quella vissuta e raccontata nei mesi estivi. Da alcune settimane i taxi a Roma rimangono a lungo fermi nei loro parcheggi e sono in fila in stazione. Che è successo? Lo chiediamo, come al solito, al segretario nazionale Fast Confsal Taxi, Raffaele Salina.
Taxi in fila in attesa di clienti
Raffaele Salina. “Noi che conosciamo bene il nostro settore abbiamo sempre parlato di eccezionalità riguardo ai problemi del servizio taxi nei mesi passati. Un mix tra una bolla di turismo eccezionale, Tpl carente, mobilità ferma e numerosi cantieri aperti per i lavori del giubileo, hanno creato questa sorta di caos che i media, la carta stampata e alcuni personaggi mondo dello spettacolo e dei social hanno amplificato a dismisura, creando polemiche spesso fuori luogo.
Come ho sempre sostenuto, non solo io ma anche le altre organizzazioni sindacali, facendo un punto sulle reali problematiche che contribuiscono a ostacolare la circolazione veloce del taxi, si può giungere a una soluzione ragionevole del problema. Mancano i taxi? Benissimo, valutiamo il numero reale delle licenze da rilasciare, utilizziamo le doppie guide accelerando le pratiche e vediamo l’effetto che fa, senza sparare numeri a caso.
Oggi accade lo stesso problema che riscontro da 34 anni: posteggi taxi occupati da auto private e comunque insufficienti per capienza ad ospitare i taxi che attendono la corsa. Con conseguente fuoriuscita dei taxi in sosta e i vigili che minacciano sanzioni. Invece di strizzare l’occhio alle multinazionali che vengono dall’estero, miglioriamo con equilibrio un servizio che in Italia funziona e potrebbe diventare un alleato sempre più utile alle istituzioni e ai cittadini”.