Modena, Alessandra Perini sepolta insieme al suo assassino: parte la raccolta fondi per separarli
Avviata raccolta fondi per offrire una degna sepoltura ad Alessandra Perini
Alessandra Perini è morta la sera del 1 ottobre 2020 all’ospedale di Boggiovara, per quello che venne definito come “un malore sospetto”.
Attualmente, la donna riposa nel loculo accanto al marito, Davide Di Donna, nel il cimitero di Pavullo, per volere dei familiari di lui. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che l’uomo, morto suicida, nel corso delle indagini venne accusato di aver concorso all’omicidio della compagna.
Le accuse al marito
Al tempo dei fatti il “malore improvviso” attribuito ad Alessandra Perini, venne messo in discussione da parte della Procura che indicò il marito come responsabile del decesso della donna.
Secondo le testimonianze delle figlie e degli amici più stretti, Davide Di Donna era un uomo violento che più volte avrebbe picchiato la moglie, provocandole gravi lesioni interne ed esterne.
Lui stesso, affermò di aver preso a schiaffi Alessandra proprio la sera del 1 ottobre: “senza l’intenzione di ucciderla”.
Il 12 ottobre, Di Donna è stato arrestato, con l’accusa di omicidio, due mesi dopo si è tolto la vita.
La sepoltura e la raccolta fondi
Dopo la morte del marito, il loculo in cui era sepolta Perini è stato riaperto per mettere le ceneri dell’uomo, provocando l’indignazione degli amici più stretti:
“Immaginate cosa possiamo provare noi che volevamo bene ad Alessandra a vederla adesso riposare per sempre accanto al marito accusato di averla uccisa” hanno affermato le amiche.
“Noi non possiamo dire nulla se la scelta dei parenti stretti è stata questa” proseguono dei lontani parenti.
Pare infatti siano stati i familiari dell’uomo a decidere di seppellire nella stessa tomba le due salme poiché Davide Di Donna figurava come proprietario del loculo.
Una “scelta indelicata” anche per alcuni parenti della vittima, che ritengono inopportuna la sistemazione.
In questi giorni, le amiche di Alessandra, hanno deciso di avviare una raccolta fondi per dare alla giovane donna una degna e rispettosa sepoltura, in una tomba separata da quella del marito.