Mondo di mezzo,giudici: Alemanno contribuì a formazione zone d’ombra
I magistrati spiegano anche come l’ex sindaco non “fosse consapevole del legame che univa Buzzi a Carminati”
"Il modulo organizzativo utilizzato dal sindaco Gianni Alemanno non è stato di certo un valido presidio a garanzia della trasparenza, dell'economicità ed efficienza nell'operato dell'Amministrazione comunale ma invece ha contribuito alla formazione di zone d'ombra idonee a ingenerare comportamenti distorsivi e illegittimi". Si legge così nelle motivazioni della sentenza con cui i giudici della II sezione penale di Roma hanno condannato l'ex sindaco di Roma a 6 anni per corruzione e finanziamento illecito nell'ambito della inchiesta "Mondo di mezzo".
In merito alla Fondazione Nuova Italia, i magistrati scrivono che essa "ha rappresentato per l'imputato un 'portamonete' necessario per finanziare la propria attività politica nonché un salvagente per assicurarsi un sostentamento economico personale una volta terminato il periodo della sua sindacatura". Nelle motivazioni si specifica anche come non ci siano prove che Alemanno "fosse consapevole del legame che univa Buzzi a Carminati" e "che potesse avere contezza del sodalizio criminoso che è stato contestato come connotato dai caratteri tipici di un'associazione di stampo mafioso".
"Gli stralci delle motivazioni della sentenza a mio carico emerse oggi sulla stampa convalidano definitivamente la mia totale estraneità al sodalizio criminale definito Mafia Capitale, contrariamente a quanto asserito dal Pubblico Ministero nel processo". Così ha commentato l’ex primo cittadino. "In questo modo – ha aggiunto Alemanno – viene ridimensionata la portata delle accuse che mi sono state mosse, sottolineando come non ci sia alcuna risultanza che io fossi a conoscenza del legame tra Buzzi e Carminati. Per quanto riguarda le 'zone d’ombra' in cui sarebbe cresciuto il malaffare, in realtà è storicamente dimostrato che queste zone d’ombra persistevano al mio mandato e sono continuare anche dopo. In appello dimostrerò la mia completa innocenza anche rispetto ai singoli reati che mi vengono addebitati".