Mondo di mezzo, Marchini: “Roma bloccata da patto omertoso”
L’intervento di Marchini a ECG Regione Lazio. La proposta per Marino: “Dimettersi”
"Non sono sorpreso. Era evidente a tutti che Roma era una città bloccata da un patto omertoso, dove la cosa più importante è avere l'amico giusto al posto giusto e in funzione di quello puoi fare tutto o non fare nulla. Io sono convinto che quando i sistemi crollano non è mai un caso. Vuol dire che non sono più funzionali a ciò per cui sono stati immaginati".
A parlare così è Alfio Marchini, intervenuto alla trasmissione di Radio Cusano Campus, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, ECG Regione Lazio. Il tema, ancora una volta, è Mondo di Mezzo, l'inchiesta che ha scoperchiato l'esistenza di una presunta cupola mafiosa nella Capitale.
Dura l'accusa di Alfio Marchini: "Il nostro Paese e la Capitale, per decenni e decenni sono stati gestiti con un meccanismo che prende il nome di consociativismo, dove ci sono due blocchi che di giorno discutono e di notte spartiscono tutto, più o meno lecitamente". E poi l'endorsement al presidente del Consiglio: "Renzi ha cambiato questa prassi, ha messo il confronto e la trattativa con il nemico alla luce del sole – ha spiegato Marchini – Il venir meno di quella contrapposizione formale, ha fatto crollare tutta l'impalcatura, e con essa tutti i protagonisti di quel sistema. E' successo anche nel 1992 con Tangentopoli. Ma tutte queste anime candide che cadono dal pero mi fanno tenerezza".
Un intervento a tutto tondo, quello di Alfio Marchini, che dopo la vicenda di Mafia Capitale, passa a criticare il PD e il sindaco Ignazio Marino. I dem, secondo Marchini, fanno "un errore colossale, perché fino all'altro ieri il PD faceva delle critiche sull'incapacità assoluta e l'inadeguatezza di questo sindaco, e adesso parla di un complotto contro di lui. Ma se un sindaco scopre solo dopo due anni che la vera criticità di questa città sono le periferie, non c'entrano i complotti, non c'entrano i poteri forti, c'entra solo la sua incapacità".
La proposta di Marchini rivolta al sindaco di Roma Ignazio Marino, è dunque questa: "Se è vero che ama Roma, come lui stesso ha detto, dovrebbe dimettersi e ricandidarsi, rimettendo il suo mandato nelle mani degli elettori. Ma lui è un furbo, oltre ad essere bugiardello, perché ha detto di non aver mai incontrato Buzzi, quando invece ci sono le foto che lo dimostrano. Il comportamento che sta mettendo in atto anche in questo momento, non è all'altezza della situazione".
Marchini, poi, passa a commentare i suoi rapporti con Odevaine. "Quando ho deciso di candidarmi a sindaco ho chiesto chi potesse essere la persona più adatta per darmi un quadro sulle problematiche del traffico e unanimemente mi è stato indicato il nome di Odevaine. L'ho incontrato qualche volta e mi è sembrata una persona molto competente e seria. Non mi ha dato l'impressione di avere alcun tipo di collaborazione, anzi ero convinto che fosse andato a vivere in Venezuela. Sinceramente dà un segno di quanto era forte la permeabilità di questa organizzazione" – ha concluso.