Roma. Montagnola, i cittadini contro l’inarrestabile degrado
Denunce e iniziative dei cittadini residenti
All’indomani del NO del Presidente dell’VIII Municipio Andrea Catarci alla mozione per lo sgombero del campo rom abusivo/discarica in un terreno comunale all’incrocio fra via Cristoforo Colombo e via Laurentina, la protesta dei cittadini di Montagnola diventa più dura.
Dopo l’affermazione di Catarci, che reputa gli interventi di sgombero inutili, arriva prontamente la reazione dell’associazione di quartiere Terra di Confine EUR Montagnola attraverso il loro legale. “Bisogna prendere atto che il presidente del Municipio Andrea Catarci ignora completamente gli obblighi penalmente sanzionati derivanti dalla sua qualifica di Pubblico Ufficiale, in particolare: l’obbligo, penalmente sanzionato ex art. 361 c.p., di sporgere regolare denuncia alla competente Procura della Repubblica ogni qual volta venga perpetrato il reato di occupazione di un terreno pubblico o qualsiasi altro atto illecito ai danni di un bene comunale all’interno dell’Ottavo Municipio; l’obbligo, penalmente sanzionato ex art. 328 c.p., di emanare ordinanze – anche su segnalazione dei residenti del Municipio amministrato, dopo gli opportuni riscontri – per rimuovere tutte quelle situazioni di abusivismo commerciale sui marciapiedi pubblici del quartiere e per sgomberare le aree pubbliche illegittimamente occupate – sulle quali vengono edificati veri e propri insediamenti che oltre a causare problemi di ordine pubblico generano problemi di carattere sanitario a causa dei rifiuti di cui vengono ricoperte”.
Il legale continua la sua replica a cui finora non è seguìta alcuna risposta. “La risoluzione di questi problemi non è ascrivibile al potere discrezionale di cui il presidente del Municipio è investito nell’ esercizio delle sue funzioni pubbliche, bensì agli obblighi prescritti dalle leggi penali e dall’ art. 97 della Costituzione in materia di buon andamento della Pubblica Amministrazione.”
I cittadini, sul piede di guerra, stanno preparando l’ennesimo esposto per riportare l’attenzione su questa zona, degradata da incuria politica e menefreghismo. Dopo aver appoggiato infatti la riqualificazione del centro sportivo per evitare un maggiore insediamento in un terreno abbandonato e vasto, l’Associazione espone quanto segue: “Accanto all’ impianto di distribuzione carburanti Carrefour sito sulla Via Laurentina – incrocio via Cristoforo Colombo, all’ interno dell’ 8° Municipio, dinanzi al locale Pub Ugo Jey -, si trova un appezzamento di terreno, di pubblica proprietà, che viene giornalmente utilizzato da parte di alcuni individui di nazionalità straniera come deposito di ferraglia e rifiuti di varia tipologia prelevati dai cassonetti del quartiere Montagnola. Oltre ai rifiuti vengono stoccati in loco anche altri materiali, di dubbia provenienza, che dopo esser stati conservati per alcuni giorni vengono successivamente smistati nei vari mercatini improvvisati che si svolgono quotidianamente nelle strade limitrofe della zona in questione”.
“Al problema di carattere sanitario – in quanto si tratta di rifiuti altamente inquinanti che devono essere smaltiti secondo particolari procedure – si aggiunge quello della sicurezza per i cittadini che risiedono nelle vicinanze e per le strutture del confinante Centro Sportivo Colombo in fase di riapertura: sovente, infatti, questi individui si recano sul posto per accendere fuochi – evidentemente per sciogliere la plastica di rivestimento di alcuni dei rifiuti raccattati e recuperarne in questo modo le parti in ferro e in rame da destinare al mercato nero -; questi roghi oltre a sprigionare fumi dannosi per la salute pubblica potrebbero agevolmente espandersi – a causa della fitta vegetazione – fino a raggiungere il vicino distributore di benzina la cui presenza di liquidi infiammabili alimenterebbe un incendio di dimensioni enormi che devasterebbe il vicino impianto sportivo e le attigue attività commerciali e abitazioni civili”.
Ma cosa chiedono i cittadini? “I dichiaranti chiedono all’Ill.mo presidente dell’Ottavo Municipio di Roma Capitale, Dott. Andrea Catarci, di prendere gli opportuni provvedimenti per disporre la totale bonifica del sito e la sua successiva messa in sicurezza restituendone l’ utilizzo alla cittadinanza”.