Roma Montesacro, vuole rapire una bimba: ha disturbi mentali, niente prigione
Una donna di circa quarant’anni, con lo sguardo perso e visibilmente problematica. Sarebbe questa la descrizione principale della donna
Un venerdì che era iniziato come tanti altri, quello del primo dicembre scorso, nel quartiere Montesacro a Roma quando una donna ha cercato di rapire una bambina di tre anni davanti alla scuola elementare “Alberto Manzi”.
La donna ha cercato di strappare la bambina dalle mani della madre nel tentativo di rapirla. Per fortuna l’intervento tempestivo degli altri genitori, richiamati dalle urla disperate della mamma hanno impedito che il folle piano andasse in porto.
Sono le nove del mattino e la mamma con la piccola si trovano come ogni giorno in strada per andare a scuola, la bambina è in braccio. Sulle pagine romane del Messaggero le dichiarazioni della mamma: «È stato un attimo, non credevo ai miei occhi – ha raccontato ancora sotto choc e sconvolta per l’accaduto ai soccorritori – ho sentito strattonarmi e poi sfilarmi via la bambina. È stato orribile».
Secondo le prime ricostruzioni il gesto sarebbe da ricondurre al comportamento di una persona squilibrata, fermata poi dagli agenti delle forze dell’ordine e portata al Sandro Pertini con un’ambulanza del 118.
Una donna sulla quarantina
Una donna di circa quarant’anni, con lo sguardo perso e visibilmente problematica, indossa una felpa e dei jeans. Sarebbe questa la descrizione principale della presunta rapitrice che anche di fronte agli agenti sembrava non aver compreso la situazione.
La donna sarebbe riuscita a introdursi nel giardino della scuola materna ed elementare, non sarebbe nemmeno nuova nel quartiere dove già dei residenti avrebbero notato la presenza della signora.
La presunta rapitrice, interrogata dagli agenti non ha saputo fornire una giustificazione al suo gesto ma al momento le autorità non hanno ritenuto necessario procedere con misure di custodia cautelare. La donna è dunque in libertà.