Multa di 2.000 euro a ristoratore che usurpa area per disabili
Sul cofano dell’auto, una simpatica famigliola aveva allestito una tovaglia e tirato fuori i thermos con la pastasciutta
Vi garantisco che tutto sommato fu uno spasso anni fa, scoprire una sorta siparietto inaspettato, del tutto gratuito, proprio sotto casa. Affacciandosi dal balcone, mio padre ci invitò a guardare l'atto che andava in scena: sul cofano della nostra auto, una simpatica famigliola aveva allestito una bella tovaglia, tirato fuori i thermos con la pastasciutta, un altro con la carne e i peperoni, l'acqua, il vino, la frutta, i bicchieri e le forchette di plastica. C'era anche il caffè, mancava forse l'ammazzacaffè, ma qualcosa mi dice che ci fosse anche quello. in fondo, si trattava di un pranzo in piena regola, con tanto di panorama caratterizzato da automobili e palazzine d'intorno. Mica male come trovata, anche se un po' bizzarra.
Niente però in confronta a quanto vi sto per raccontare. Il titolare del ristorante 'Turi & Tano', ad un tiro di schioppo da Via Veneto, si è beccato duemila euro di multa, per aver allestito, accanto all'esercizio, una vera e propria oasi felice, con tanto di terrazza, fioriere, ombrelloni e prato sintetico, per accogliere con un riguardo in più i propri clienti. Ci sarebbero in apparenza, tutti i motivi per risentirsi a causa della sanzione rifilata al ristoratore da parte di quei cattivoni del Comune, ma non vi ho ancora detto tutto. La faccenda è che per realizzare il bel progetto testè illustrato, l'imprenditore ha pensato bene di occupare un posto auto riservato ai disabili, rimuovendo il palo segnaletico, cancellando le strisce pedonali, guadagnandosi così 55 metri quadri supplementari, senza versare un centesimo al Campidoglio.
Questa bella vicenda, datata già qualche anno, in questi giorni (era ora!), vedrà delinearsi i suoi sviluppi, nel contesto del processo che si sta celebrando presso le aule di piazzale Clodio, nel quale, Roma Capitale si è costituita parte civile Nell'arco di una settimana sarà tutto definito e il Giudice monocratico pronuncerà l'attesa sentenza. Jean Brunhes dice che: "Mangiare è incorporare un territorio". Sicuramente è così, anche se talvolta, quel certo territorio spetta di diritto ad altri.