Multa di Pasqua, se trovi questa lettera nella cassetta comincia a tremare: rischi fino a 800 euro
Avete trovato una lettera nella cassetta? Ecco che allora dovete stare attenti alla multa.
Avete passato bene la Pasqua tra dolci e mangiate? Non esiste infatti soltanto la colomba e la pastiera napoletana, ma tantissimi altri dolci che ci sono nelle nostre regioni italiane.
Iniziamo con lo zuccotto pasquale dalla Sicilia che è una delle regioni con una tradizione di dolci davvero lunga. Questo dolce speciale viene preparato come dessert del pranzo pasquale e il suo particolare stampo e forma sono fatti di pan di spagna bagnato nel liquore e poi farcito con il classico ripieno dei cannoli.
La copertura varia a seconda di quello che decide il pasticcere. La Pasimata è un dolce tipico che è diffuso nella provincia di Lucca mentre il Casatiello dolce viene anche detto pigna pasquale e la sua lievitazione può richiedere anche alcuni giorni.
Il Fiadone è un prodotto da forno che si contende tra Abruzzo e Molise e la forma ricorda quella di un raviolo la cui pasta è preparata con uova, olio, farina e l’aggiunta di vino bianco. Ciaramicola è un dolce tipico di Perugia e provincia e secondo la tradizione veniva regalata dalle fidanzate ai loro innamorati il giorno di Pasqua.
La multa di Pasqua
Siete degli appassionati di barbecue e vivete in condominio? Allora dovete stare molto attenti in quanto potete trovarvi una multa e anche bella salata. Se utilizzate la griglia in condominio infatti vi vedrete arrivare una multa che arriva quasi a 800 euro. Non volete rischiare vero?
Molti comuni italiani infatti prevedono delle specifiche molto stringenti riguardo al fare i barbecue all’aperto. Alcuni comuni prevedono infatti la possibilità di fare la griglia soltanto in apposite aree pubbliche.
La griglia in un contesto condominiale
Ma vi immaginate il vostro vicino di balcone che organizza un barbecue? Un modo per evitare la multa è quello di informarsi preventivamente in merito alle eventuali regole vigenti. Inoltre le regole relative all’uso dei barbecue in condominio sono stabilite dal regolamento condominiale o dalle disposizioni interne dell’amministratore condominiale.
C’è stato un caso a Bologna dove vige il divieto di combustione all’aperto e un giovane è stato punito con una multa da 200 euro per aver acceso il barbecue. In caso di mancanza di regole condominiali e di ordinanze comunali, il Codice Civile all’art. 844 parla chiaro: non c’è alcun divieto specifico.