Municipi di Roma a sostegno di Giovanni Caudo
#NoiStiamoConCaudo: staffetta di solidarietà per l’assessore all’Urbanistica
#NoiStiamoConCaudo: questo lo slogan della staffetta a sostegno dell'operato dell'assessore Giovanni Caudo. "Noi stiamo con Giovanni Caudo. Noi stiamo con tutti quegli amministratori che lavorano ogni giorno per opporsi a chi vorrebbe una città governata dai soliti poteri a scapito del benessere dei cittadini". Così si legge nel testo del documento, sottoscritto da amministratori locali, appartenenti alle liste di centrosinistra, dalla Lista Civica Marino, al Pd, fino a Sel.
Giovanni Caudo, che Marino ha voluto all'Urbanistica, aveva chiesto che la proroga della delibera 70, approvata dall'amministrazione Alemanno e recante disposizioni in materia di misure anticrisi relativamente ai tempi di attuazione dell'edificazione privata, ottenesse una proroga di soli 6 mesi. Il Consiglio comunale, invece, ha optato per una proroga di 1 anno.
"Ci siamo presentanti in campagna elettorale – continua il testo dell'appello a sostegno di Caudo – con l’idea che un’altra città fosse possibile, abbiamo affermato, in discontinuità con l’amministrazione precedente, che l’interesse pubblico sarebbe stato al centro di ogni scelta politica. "Caudo – si legge ancora – vuole far vincere l’idea che un’urbanizzazione selvaggia non possa più continuare, che la Capitale di domani deve essere fondata su una riconversione degli spazi e non su un consumo infinito del suolo agricolo. Chiedere che i servizi essenziali a carico dei costruttori siano realizzati prima del rilascio della concessione a costruire, non rappresenta un atto straordinario, ma solo un elemento di civiltà. Chi ha votato il rinnovo, da 6 mesi ad un anno, della delibera 70 voluta dalla giunta Alemanno, non ha permesso di ristabilire un giusto equilibrio tra le esigenze dei costruttori e quelle dei cittadini".
"Facciamo appello – si conclude – a tutte le forze della maggioranza affinché si promuovano il riuso e la rigenerazione di aree già edificate e non si ridimensionino ulteriormente, in nome della crisi edilizia, le garanzie riguardanti la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, definite proprio per scongiurare le speculazioni edilizie e la costruzione di nuove abitazioni ad ogni costo".