Municipio II, botteghe storiche non per i disabili
Il Consiglio boccia un emendamento per l’accessibilità delle botteghe storiche ai diversamente abili
Durante il Consiglio Municipio II di Roma Capitale tenutosi quest'oggi è stato affrontato un tema molto importante per il commercio locale: quello delle cosiddette “botteghe storiche”. Si è infatti discusso il regolamento di promozione e diffusione del marchio "secondo qualità" e il suo inserimento nell'albo delle botteghe storiche del Municipio II, presentato dalla Giunta del Municipio.
La discussione è stata intensa: hanno destato molta attenzione due emendamenti al Regolamento proposto portati dal consigliere di Forza Italia Andrea Liburdi. Questi emendamenti vertevano il loro contenuto su due articoli molto importanti: il primo aggiungeva l'obbligo tra i criteri richiesti all'iscrizione all'albo dell’accessibilità degli esercizi per i cittadini diversamente abili, mentre il secondo prevedeva l'eliminazione di un articolo che avrebbe comportato l'annullamento delle iscrizioni già effettuate con conseguenti impelagature burocratiche per i commercianti.
Solo quest'ultimo però è stato approvato: l'obbligo di accessibilità per i disabili, atto necessario a garantire l'utilizzo di quei locali ai diversamente abili, è stato invece bloccato.
«La sinistra di governo del II Municipio dimostra, coi fatti, quanto le promesse elettorali di innovazione e rinnovamento fossero solo parole al vento», dichiara il consigliere Liburdi, che così continua: «Un atto di rispetto, di civiltà, un punto di partenza che una sinistra che si presenta come innovatrice avrebbe dovuto accogliere subito e invece ha respinto con motivazioni insulse, promuovendo una semplice “sensibilizzazione”. Una occasione persa, l’ennesima, di questa amministrazione inadeguata, raggiunta peraltro con l’incomprensibile stampella fornita dalla lista Marchini, in opposizione, evidentemente, solo quando fa comodo».