Municipio III occupato, sfiducia per assessore Di Maggio
Il centrodestra chiede le dimissioni dell’assessore Di Maggio. Tensione tra la maggioranza di centrosinistra
LA MOZIONE DI SFIDUCIA – Arriva la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alle Politiche Sociali, Di Maggio (SEL), in Municipio III, considerata ‘colpevole’ di aver favorito l’occupazione della sede municipale di piazza Sempione da parte dei rom, che nella notte hanno pernottato all'interno dei locali.
Nel testo della mozione, a firma dei consiglieri Filini (Fdi-An) e De Napoli (Ncd), si fa riferimento anche alla “errata e disastrosa gestione degli insediamenti abusivi” nel territorio municipale, tra cui anche considerare come “strumento inutile e dispendioso” lo sgombero degli stessi, nonostante le forti richieste della cittadinanza in tal senso.
La Giunta municipale, infatti, si era sempre detta favorevole a politiche di integrazione e non di sgombero. Però – recita ancora il testo della mozione – dopo un anno “di sole parole la situazione degli insediamenti abusivi si è appesantita a tal punto che l’amministrazione ha dovuto richiedere interventi di sgombero e bonifica”, senza però riuscire a “prevedere alla sistemazione delle famiglie con minori”, le famiglie sgomberate.
Senza soluzioni a portata di mano, quindi, “per risolvere la questione, l’assessore Di Maggio ha fatto dormire dentro i locali del Municipio III tutti i nuclei familiari sgomberati”.
A fronte di tutto questo, “visto il palese insuccesso delle politiche d’integrazione e vista l’incapacità di gestire una problematica come quella degli insediamenti abusivi, il Consiglio del Municipio III – si conclude così il testo della mozione di sfiducia – impegna l’assessore Di Maggio a rassegnare irrevocabilmente le dimissioni”.
SANTORI, SOLIDARIETA' AI CONSIGLIERI DEL MUN. III – Sulla questione, prende parola anche Augusto Santori, esponente del Comitato DifendiAMO Roma. “Un Presidente del Municipio che favorisce l’occupazione dei rom di un edificio istituzionale spalanca nuovamente le porte al laissez-faire dei nomadi in città. Che siano rom, sinti o camminanti a quanto pare poca differenza c’è, la cultura dell’illegalità sembra sempre contraddistinguere la maggior parte di loro. Stavolta però sono le Istituzioni e la sinistra a incentivare la pratica, coprendo illegalità e anarchia in città. Il modello Marino è anche questo e per questo va a tutti i consiglieri e i cittadini del Municipio III la nostra solidarietà”- dichiara Santori.
TENSIONI TRA LA MAGGIORANZA – Segni di tensione tra la maggioranza iniziano a mostrarsi. “Ci appare davvero incomprensibile il braccio di ferro in atto da due giorni fra l'assessore comunale alle politiche sociali Rita Cutini e quello municipale Eleonora Di Maggio” – dichiarano il Presidente del consiglio municipale Riccardo Corbucci e il capogruppo del Centro Democratico Fabrizio Cascapera, secondo i quali – “lo sgombero di via val d'Ala è stato un atto sacrosanto di ripristino della legalità e della sicurezza dei cittadini, per il quale ringraziamo il sindaco Ignazio Marino. Siamo certi che gli uffici dipartimentali, che avevano già proposto alle famiglie sfollate delle sistemazioni alternative, possano risolvere celermente il problema trovando una soluzione che serva soprattutto a tutelare i minori e le donne. Tuttavia rimaniamo allibiti di come questa situazione sia stata gestita dall'assessore Di Maggio senza rendere partecipi la maggioranza e il consiglio municipale” – concludono.