Municipio V, questa moratoria urbanistica non s’ha da fare
La maggioranza prima vota compatta per il ‘sì’ e poi fa marcia indietro sulla moratoria urbanistica
Era il 23 dicembre 2013, quando in V Municipio si approvava all’unanimità (dopo non poche difficoltà) una risoluzione di giunta riguardante la moratoria urbanistica.
“Dall’inizio del mandato la Giunta del Municipio Roma V sta lavorando ad uno scrupoloso, quanto complesso lavoro finalizzato al censimento dei possibili nuovi interventi edilizi previsti sul territorio a valere sui diversi strumenti urbanistici attualmente vigenti” – si legge nel testo della risoluzione.
“Da una prima analisi della documentazione presente nell'UOT dell'ex Municipio Roma VI è dell'ex Municipio Roma VII – continua il testo – si evidenziano circa 30 interventi di nuova edilizia nell'ambito del territorio del nuovo Municipio Roma V”.
Per questo, tenuto in considerazione il fatto che secondo la Giunta “le scelte urbanistiche hanno una ricaduta determinante sulla qualità della vita dei cittadini residenti sul territorio del nuovo Municipio Roma V”, si chiedeva al sindaco di Roma Capitale di “deliberare una moratoria che sospenda tutte le procedure amministrative in ambito urbanistico avviate nei diversi Dipartimenti comunali riguardanti il territorio del Municipio Roma V”; di “attivare un tavolo tecnico-politico tra Roma Capitale e Municipio Roma V, per analizzare l'impatto di ciascun intervento, non tanto singolarmente, quanto nell'ambito più complessivo del contesto urbano in cui si colloca”; infine, di “favorire percorsi partecipativi con la cittadinanza”.
A distanza di poco più di 3 mesi, nella seduta del 31 marzo 2014, però, “la maggioranza che sostiene il presidente Giammarco Palmieri (Pd, Sel e Lista civica), chiamata alla prova dei fatti, si astiene al voto della proposta n. 22/2014 (prot. 2459/2014) che prevede, tra gli altri, il piano di zona B34 Casale Rosso” – spiega Fabio Piattoni, coordinatore della Lista Marchini per il V Municipio.
“Bastava coerentemente votare contro. Dobbiamo, inoltre, dedurre che il Sindaco Marino la richiesta di moratoria non l'abbia neanche letta. Morale della favola: Moratoria alla Moratoria” – conclude Piattoni.