Municipio VII contro i nidi di Roma: nuovo sciopero della fame
Tutino torna a scioperare. Guerra aperta con il presidente della Commissione Scuola
Sembrava filare tutto liscio, e invece, inaspettatamente, il vicepresidente del Municipio VII, Davide Tutino, ha ripreso lo sciopero della fame. Stavolta, nel mirino, non il Campidoglio, ma proprio il suo Municipio di appartenenza.
“Non basta l'ampia disponibilità ormai dimostrata dal Consiglio Comunale, volta a risolvere la patente illegalità in cui rischiano di piombare gli asili nido della Capitale, disponibilità concretizzatasi nella mozione d'urgenza dei consiglieri Magi (radicale eletto nella Lista Civica) e Baglio (Partito Democratico)” – scrive Tutino, rivolgendosi al fatto che nel Municipio VII, “che ha avuto il merito di lanciare l'allarme, si rischia di insabbiare la questione”.
Ciò che infatti Tutino denuncia è che “per la seconda settimana consecutiva il presidente della Commissione Scuola, Antonello Ciancio (Pd, ndr), rifiuta di far esprimere la commissione sullo scottante documento che ha sollevato il problema”. Perché, si chiede Tutino, Ciancio preferisce “far finta di non vedere, mentre 250 asili precipitano nella illegalità, mentre rischiano il lavoro 1700 educatrici” e, soprattutto, “mentre il suo partito a livello romano, con i consiglieri Baglio e D'Ausilio, riconosce e denuncia il problema?”.
Il documento di cui parla Tutino, chiede, con una sollecitazione del Municipio VII nei riguardi del Campidoglio, l’istituzione di una Commissione Indipendente che certifichi i costi delle strutture. Non si chiedono soldi, quindi, ma trasparenza.
Secondo Tutino, quest’atteggiamento rivela un vero e proprio “sabotaggio ad personam”. “Forse – scrive – si intende punire Tutino, colpevole di aver svelato agli elettori il voto dello stesso Ciancio, che da presidente della Commissione Scuola votò contro il diritto delle lavoratrici e delle maestre ad una corretta informazione sanitaria in tema di vaccinazioni. Quello stesso Tutino che denunciò apertamente i tentativi di larghe intese municipali volte a rovesciare il risultato elettorale”.
Una frase, pronunciata dallo stesso Tutino quando lo abbiamo raggiunto telefonicamente, riassume benissimo il concetto: “Vogliono punirne mille (i nidi, ndr) per educarne uno (lo stesso Tutino, ndr)”.
Per tutti questi motivi, il vicepresidente del Municipio VII è tornato a scioperare e a non mangiare, “per chiedere una immediata calendarizzazione del voto in Aula” del documento di cui sopra. Quando – e se – ciò accadrà, Tutino si asterrà dalla votazione, “in quanto socio di un asilo”.
E poi incalza: “Il presidente della Commissione si rifiuta di far votare la Commissione, peraltro in modo del tutto illegittimo? Bene, io rilancio e chiedo di andare in Aula. Ciancio e il suo partito, in Municipio, devono assumersi le loro responsabilità, e devono farlo con il voto, non certo cercando di insabbiare qualcosa che a loro scotta. E nemmeno tengono in considerazione il fatto che, al Comune, il Pd ha capito invece qual è la situazione” e se ne occuperà attraverso la mozione di Magi e Baglio.
“Vogliono punire me? – conclude – Sono pronto a confrontarmi con loro in tutti i circoli del loro Partito, pubblicamente, in streaming. Attendo un invito”.