Museo Nazionale d’Arte Orientale: “No al trasferimento”
I lavoratori del Museo contro l’ipotesi del trasferimento dall’Esquilino all’Eur
Il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo sta vagliando l’idea di spostare la sede del Museo Nazionale di Arte Orientale “Giuseppe Tucci”, che attualmente si trova a Palazzo Brancaccio in via Merulana, in un’ala dell’Archivio Centrale dello Stato all'Eur. Motivazione di questo possibile trasferimento sarebbe un allineamento con la politica di spending review, in quanto il Museo, nell’attuale location, non registrerebbe un flusso di visite all’altezza di altri musei del centro storico.
I lavoratori del MNAO non sono d’accordo con l’eventuale spostamento del polo museale: a loro avviso, trasferire il Museo sarebbe non soltanto inutile dal punto di vista economico, in quanto l’operazione prevedrebbe costi elevatissimi (basti pensare che andrebbero assicurate, trasportate ed imballate circa 35000 opere), ma addirittura dannoso perché il nuovo sito scelto per accogliere le opere non sarebbe idoneo alla conservazione delle stesse (in quanto non dotato di aria condizionata, fondamentale a detta loro per la permanenza nel luogo di “reperti antichi e composti da delicatissimi materiali organici”), e perché il Museo Nazionale di Arte Orientale sito (dal 1958) all’Esquilino, quartiere multietnico, se venisse spostato all’Eur perderebbe la sua funzione di polo di integrazione interculturale che si è conquistato nel corso del tempo.
Per tali ragioni in questi giorni i “lavoratori del MNAO in agitazione” (così si firmano nei loro comunicati) hanno fatto partire una mobilitazione per informare i cittadini ed i residenti dell’Esquilino su detta problematica, dando la possibilità a chiunque fosse contrario a tale trasferimento di poter manifestare il proprio dissenso con varie iniziative. Sabato 20 settembre, in occasione della “Giornata europea del Patrimonio”, è stata organizzata un’attività di sensibilizzazione sull’argomento davanti a Palazzo Brancaccio, dove i lavoratori e i volontari dopo aver spiegato ai passanti le loro motivazioni, hanno raccolto le firme di quanti si mostravano interessati alla loro causa.
Nel frattempo, dall’inizio di settembre, gli stessi hanno dato vita ad una pagina su Facebook (reperibile al link: https://www.facebook.com/pages/No-al-trasferimento-del-Museo-Nazionale-dArte-Orientale/724496720955245?fref=ts) in cui spiegano accuratamente le motivazioni della loro protesta, ed hanno inoltre lanciato la petizione online (reperibile al seguente link: https://www.change.org/p/al-ministro-dei-beni-e-delle-attivit%C3%A0-culturali-e-del-turismo-on-dario-franceschini-trasferire-il-museo-nazionale-d-arte-orientale-giuseppe-tucci-una-scelta-difficile-ma-anche-economica-4) per permettere a chiunque fosse deciso a sostenere la loro battaglia, ma impossibilitato a firmare fisicamente la raccolta di firme che viene periodicamente effettuata sotto la sede del Museo, di poter apporre il suo nome in calce all’appello da loro composto all’indirizzo dell’On. Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.