Napoli, nuova ordinanza: si possono stendere solo panni asciutti
E’ vietato a Napoli stendere indumenti al di fuori dei luoghi privati, alle finestre, sui terrazzi e balconi prospicienti la pubblica strada
I cittadini dovrebbero stendere solo panni già asciutti? Perché snaturare un’icona del vivere sotto al Vesuvio? Perché rinunciare a quel genio e quella creatività che è proprio la forza della città?
Che meraviglia Napoli, un mondo più che una città. Un universo con i suoi codici linguistici, i suoi simboli, le sue tipicità e il suo floklore. I coralli e cammei, presepi e maschere, sfogliatelle e pastiere, la sinfonia di clacson per le strade. E qui panni stesi per le vie, che creano una coreografia di stoffe danzate dal vento.
Ma a quanto pare non più.
L’ondata di turisti ha infatti portato alla discussione di una serie di norme legate al decoro urbano e alla sicurezza nelle strade.
Tra di esse “A tutela dell’igiene pubblica e del decoro è vietato stendere o appendere biancheria, panni, indumenti e simili al di fuori dei luoghi privati, nonché alle finestre, sui terrazzi e balconi prospicienti la pubblica via quando ciò provochi gocciolamento sull’area pubblica”.
Il nuovo Regolamento deve ancora essere approvato in Consiglio comunale a Napoli ma ha già scatenato polemiche sui social e tra quelle vie colorate di lenzuola e magliette.
Dunque i cittadini dovrebbero stendere solo bucati già asciutti? Perché snaturare un’icona del vivere sotto al Vesuvio? Perché rinunciare a quel genio e quella creatività che è proprio la forza della città partenopea?
In molti, sia cittadini sia personaggi famosi, hanno difeso l’innocua usanza popolare: “Ma come? Un colpo alla nostra identità!”, replica il consigliere municipale Pino De Stasio.
La giornalista Laura Guerra ha invece ideato l’hashtag “#iostendo” e risponde con l’ironia: “Possibile che con il caro energia dovremmo comprarci un’asciugatrice?”.