Napoli, ragazzo ucciso per errore: Francesco vittima di una scarpa sporca
Prende corpo l’ipotesi di un gesto insensato dietro il colpo al petto che ha ucciso Francesco Maimone, un ragazzo di 18 anni
Prendono corpo a Napoli le prime ricostruzioni sulla morte di Francesco Pio Maimone, il ragazzo ucciso da un colpo di arma da fuoco al petto nella notte di domenica. La prima pista, quella di un agguato di stampo camorrista sembra essere ormai svanita. Il giovane non aveva precedenti e da controlli effettuati dalle forze di polizia, nessuno della sua famiglia pare sia collegato al mondo della malavita. Allora cosa è successo i quello chalet? La ricostruzione che pare avere maggior fondatezza in queste ore lascia sgomenti e rimanda alla mente la vicenda di Thoma Bricca, il ragazzo di Alatri ucciso per errore nella serata del 30 gennaio 2023 e per il quale si attendono ancora di conoscere i colpevoli.
Napoli, ragazzo ucciso per errore: la ricostruzione
Una domenica sera come tante, il lungomare di Napoli gremito di giovani che si accalcano. Francesco Pio Maimone ha appuntamento con gli amici di fronte lo chalet “Sasà”; pochi metri più avanti una pattuglia della Guardia di Finanza sta effettuando i controlli di routine, sembra una sera come tante.
Improvvisamente si scatena il caos, qualcuno, nella calca, versa il contenuto di un bicchiere sulle scarpe di un ragazzo, il presunto assassino.
A quel punto il giovane avrebbe estratto una pistola e sparato almeno tre colpi nella calca.
Il destino fa il resto, Francesco Pio si trova proprio sulla traiettoria di uno di quei proiettili, il colpo lo raggiunge in pieno petto. Francesco grida aiuto ma non c’è nulla da fare per lui. Il suo cuore smette di battere ancor prima dell’arrivo dei soccorsi. L’ ipotesi della resa dei conti tra affiliati a clan sfuma in poche ore, nessun elemento lo collega alla criminalità organizzata, una incredibile coincidenza quella che la sua morte sia avvenuta nello stesso posto dove una settimana prima viene gravemente ferito uno dei boss della camorra.
Francesco Pio Maimone e Thomas Bricca, uccisi senza un perché
La storia di Francesco ricorda la storia di Thomas Bricca, le analogie sono spaventose. Entrambi erano in giro con gli amici quella sera, nel luogo sbagliato e al momento sbagliato. Entrambi uccisi senza motivo dalla furia cieca di altri giovani.
Finiti in mezzo alla violenza della criminalità giovanile con la “colpa” di essere giovani, liberi, felici. Una morte, l’ennesima, che non troverà una ragione e per la quale ancora una volta una giovane vita viene spezzata nel fiore degli anni. Forse anche Francesco è vittima di uno scambio di persona. Una cosa è certa: molti, troppi giovani escono di casa con armi, che siano coltelli o tirapugni. Nel caso peggiore armi da fuoco, qualcosa su cui dovremmo riflettere.