Nasce l’Associazione “Roma Produttiva”
Primo obiettivo dell’associazione è chiedere alle istituzioni la possibilità per commercianti e artigiani di votare nei municipi dove essi operano
Nasce nella Capitale l'associazione "Roma Produttiva" che raggruppa e mette in sinergia associazioni di strada – tra cui via Sistina, via Crispi, via dei Banchi Vecchi, piazza della Rotonda – gli artigiani Rione Monti, gli esercizi di viale Somalia, insieme alle Botteghe Storiche di Roma.
Ad annunciarlo è il presidente di Roma Produttiva, Giulio Anticoli, che precisa: "Oggi siamo già circa 350 aziende che rappresentano l'alto livello del commercio e dell'artigianato artistico romano, (molte di queste fanno parte delle 28 eccellenze che l'Irfi, l'Istituto Romano per la Formazione Imprenditoriale di Camera di Commercio, ha selezionato come meritevoli di promozione verso Canada, Brasile e Texas), un numero destinato a crescere rapidamente, visto l'interesse mostrato da altre associazioni a far parte della nostra famiglia".
Primo obiettivo della neo costituita associazione è chiedere alle istituzioni competenti la possibilità per commercianti e artigiani di votare nei municipi dove essi operano,in alternativa a quello in cui risiedono anagraficamente.
"E' tanto ingiusto quanto illogico che oggi questi operatori produttivi con il voto non possano scegliere i loro rappresentanti del municipio dove le loro attività portano ricchezza sicurezza e occupazione e dove vivono quotidianamente problemi e scelte che hanno bisogno di una specifica rappresentanza amministrativa locale – evidenzia Anticoli – Dare questa possibilità di scelta sarebbe un fattore di maggiore democrazia e di valorizzazione del territorio.
Il voto condiziona le scelte della politica e non poter usufruire di questo strumento comporta una subordinazione di scelte a chi invece questo potere lo ha, penalizzando nella loro espressione quelle attività che, spesso e nel tempo, hanno determinato il valore di un quartiere o di un rione".
Secondo obiettivo, ma non in ordine d'importanza, "sarà la tutela della tradizione commerciale e artigianale nel centro storico in base alla convenzione dell'Unesco che la riconosce come bene culturale e immateriale da conservare, finalizzata a restituire ai rioni del centro il loro naturale aspetto. Un importante normativa già operativa ed efficace nel comune di Firenze", conclude Anticoli.