Nasce “Rinascita Repubblicana”, il Manifesto dell’On. Francesca Donato
Francesca Donato ha recentemente lasciato la Lega per denunciare le vessazioni del Governo Draghi sugli italiani
Nasce “Rinascita Repubblicana”, il Manifesto dell’Onorevole Francesca Donato contro ogni discriminazione, per tutelare i diritti costituzionali e ogni forma di libertà.
L’Europarlamentare Francesca Donato, popolare per le sue battaglie contro l’obbligo vaccinale e il Green pass, ha lasciato la Lega sbattendo la porta. Fatto che ha accresciuto la sua fama. Molti cittadini sono così disabituati al valore della parola data da parte della classe politica, che intendono premiarla per il suo coraggio.
L’intervento di Francesca Donato al Parlamento europeo
Alla plenaria di Strasburgo, davanti ad una interdetta Ursua Von Der Leyen, ha denunciato che ’’In Italia i diritti fondamentali sanciti dalla Carta europea vengono calpestati dal governo del non eletto Presidente Draghi.
Diritti schiacciati mediante l’introduzione di misure gravemente discriminatorie e vessatorie contro la minoranza dei lavoratori e degli studenti non vaccinati contro il Covid e la repressione violenta delle proteste pacifiche in corso.
La violazione della Rule of Law in Italia (il principale riferimento normativo riguardo lo Stato di diritto costituito dall’art. 2 del Trattato sull’Unione europea, il quale prevede che l’Unione si fondi sui valori del rispetto dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani) è ben più grave di quella contestata alla Polonia. Tuttavia la commissione non se ne occupa. Forse il Premier Draghi ha ricevuto dalle Istituzioni europee una licenza per uccidere?’.
Francesca Donato, distante dall’ipocrisia della Lega
Parole dure come il granito che hanno fatto il giro del mondo. Francesca Donato è sempre più distante dall’ipocrisia della Lega e dai loro teatrini che si concludono in un nulla di fatto.
Oggi ha creato il suo Manifesto a cui in pochi giorni hanno aderito più di 15.000 persone che sposano appieno la sua visione di società democratica. L’abbiamo incontrata per essere messi al corrente dell’ evoluzione del suo impegno per la difesa della Costituzione Italiana.
Come ha reagito La Von Der Leyen di fronte alle sue affermazioni?
“La Von der Leyen non dà mai risposte salvo casi eccezionali, le interrogazioni che noi facciamo sono dirette ai commissari competenti per materia.
Io ho fatto delle interrogazioni sul tema dei vaccini ad esempio, alle quali ha risposto la commissaria alla salute Kyriakides, che però non ha dato risposte soddisfacenti e fra l’altro le ha fornite dopo molto tempo.
Quindi non abbiamo avuto delle risposte né tantomeno è stato assolutamente fatto alcunché in replica a quello che io ho detto in plenaria in merito al mio intervento a Strasburgo”.
“L’introduzione di certificati digitali con dati sensibili: inaccettabile”
Gelo anche dietro le quinte?
“Da parte dei colleghi italiani devo dire che non c’è stata solidarietà, ma ne ho ricevuta molta insieme ai ringraziamenti dai membri dello staff, dai dipendenti del Parlamento e da altri colleghi di altri Paesi con i quali ho fatto una conferenza stampa la settimana scorsa e adesso ne ho appena terminata un’altra. Stiamo creando un gruppo di europarlamentari che vogliono assolutamente lottare contro le norme che penalizzano i cittadini europei. Ora è stato introdotto il Green pass anche per accedere ai locali del Parlamento europeo per tutti i deputati.
Questo fatto ha anche una valenza fortemente simbolica. Infatti vuole essere l’apertura di questo sistema di certificati digitali con dati sensibili personali come strumento per consentire l’esercizio dei propri diritti fondamentali per i cittadini europei.
Un sistema che emula la struttura dei crediti sociali cinesi che è assolutamente in conflitto con la democrazia e i diritti umani, sanciti nei trattati europei a cominciare dalla carta europea dei diritti dell’uomo, ma anche da molte altre leggi europee. Dal nostro punto di vista e dal punto di vista giuridico è assolutamente inaccettabile sotto il profilo etico”.
La strumentalizzazione della disperazione
Onorevole Donato come si è arrivati a questo punto?
“Questo percorso è stato lungo, è iniziato tutto con i lockdown dovuti al terrore di questo virus sconosciuto e quindi la prima privazione è stata la limitazione della circolazione, poi le mascherine, il distanziamento sociale, la negazione delle cure domiciliari, la negazione della vita sociale, di assembrarsi e di celebrare le funzioni religiose. Poi c’è stata una spoliazione dei diritti umani, il mancato nuovo protocollo con gli aggiornamenti sulle terapie.
Il tutto distillato in modo graduale per creare le condizioni per arrivare alle decisioni degli ultimi mesi, con gli effetti gravissimi economici sulla società e quindi l’impoverimento d’intere fasce della popolazione.
Una situazione di tale disperazione che pur di riaprire e tornare a lavorare, i cittadini sono stati pronti ad accettare qualsiasi imposizione, anche irragionevole.
In questo modo sono riusciti ad imporre lo strumento del green pass che nelle affermate intenzioni doveva consentire la libera circolazione fra gli Stati, agevolando i controlli alle frontiere.
Invece poi è stato esteso ad altri settori, a sentir loro per rilanciare l’economia, per favorire il turismo ed evitare nuove chiusure, come se queste fossero ineluttabili, come se non ci fosse un’alternativa.
Ci sono paesi sia in Europa che nel resto del mondo, dove le scelte sono state di segno opposto: né lockdown o chiusure. Questi Paesi non hanno avuto affatto un decorso dei contagi e dei decessi peggiore dei nostri territori”.
“La farsa della mancanza di alternative”
Si sostiene che non ci siano altre opzioni
“Si continua con questo slogan ‘non c’è alternativa’ e ‘se non si adottano queste misure succederanno catastrofi sanitarie’ solo per alimentare una paura irrazionale nella popolazione. Spaventata anche dall’idea del tracollo economico.
Tutto per costringere così le persone ad accettare una sorta di dittatura, una sorta di regime autoritario che scavalca la libertà e i diritti fondamentali dei cittadini”.
“La pandemia forse non è nata accidentalmente a Wuhan”
Qual è il suo parere su come sia nata e come si sia diffusa la pandemia?
“Ci sono evidenze anche riconosciute dal governo degli Stati Uniti sul fatto che questo virus non sia nato accidentalmente dal mercato di Wuhan come ci vogliono far credere, ma che sia stato creato in laboratorio.
Che poi sia sfuggito per un incidente o per volontà, che sia stato fatto circolare con intenzionalità per produrre una serie di effetti, non lo possiamo sapere. Direi però che non lo possiamo nemmeno escludere, si tratta di uno scenario inquietante, distopico. Non sarebbe la prima volta che vengono sacrificate delle vite e la salute di milioni di persone in nome d’interessi economici o geopolitici”.
Che responsabilità hanno i cittadini che non si vaccinano, esponendosi anche al pericolo di un decorso grave?
“Chi si espone a questo pericolo, è l’unico che sia davvero immune e che possa proteggere anche gli altri dal contagio, cosa che non si può dire di chi invece, si sia fatto vaccinare.
La riconoscenza che andrebbe data a chi è guarito e si è preso il rischio di affrontare il covid, dovrebbe essere pari, se non superiore, a quella dovuta a chi si è vaccinato, assumendosi il rischio dei seri effetti avversi collaterali”.
Francesca Donato: “il vero obiettivo è introdurre dispositivi di controllo sociale”
Perché si vuole vaccinare anche chi è guarito dal Covid?
“Qui la campagna in corso non tiene in conto delle condizioni sanitarie delle persone e non ha come obiettivo la lotta alla pandemia e l’estirpazione del virus. L’obiettivo a mio avviso è il controllo sociale, introducendo questo digital certificate che serve per altri scopi e condizionalità. Agitando lo spettro della morte, si sono raggiunti altri risultati.
Molti ricorderanno che in Iraq, usando lo spauracchio dell’ uso delle armi di distruzione di massa da parte di Saddam Hussein, bombardarono un Paese. E’ stato poi provato che quelle armi non esistessero affatto. Ecco con quel pretesto si è devastata una nazione, uccidendo milioni di persone innocenti. Oggi con una scusa diversa potremmo essere in balia d’interessi economici o geopolitici che si fanno strada incuranti della vita delle persone. Non sarebbe l’unica volta. La storia ci rimanda ed eventi terribili che ricordiamo tutti”.
Danni e decessi da vaccini, quali i dati effettivi?
Danni e decessi da siero anticovid: Siamo al 4 %, ma non secondo l’AIFA, ce lo può confermare?
“Non essendoci una vigilanza attiva è molto difficile avere un numero esatto. Le posso solo dire che se ad Ema vengono segnalati 25.000 casi di decessi in cerca di correlazione, come minimo quel numero andrebbe moltiplicato per cento. Cifra a cui aggiungerei i danni e gli effetti avversi gravi che non possiamo ancora quantificare”.
I vaccini tradizionali testati sono proteici e contengono il patogeno, vale a dire il virus o il batterio inattivo o attenuato, caratteristica non presente nella profilassi attuale contro il covid, motivo per il quale le dosi non finiscono mai. Le pare rischioso per la salute?
“Trattandosi di un virus che muta, a loro avviso, va fatto l’aggiornamento per le sue varianti. Il virus varia ogni 6 mesi e l’antidoto infatti dovrebbe dare una copertura di qualche mese. Invece di dichiarare il deficit e ritirarlo, insistono, iniettando dosi ormai inutili poiché agiscono su un ceppo virale non più in circolazione”.
“Gli interessi che non lasciano emergere i dati reali sugli effetti avversi”
Perché una parte dei medici non evidenzia i gravi effetti collaterali dei sieri?
“Ci sono interessi in gioco molto più vasti di quello che possiamo comprendere. Badi bene che qui non c’è solo il profitto delle multinazionali del farmaco, evidente, se si va vedere il valore di crescita delle azioni e degli utili raccolti. Già questi elementi da soli basterebbero a spiegare queste cose, ma c’ è tutta una rete di soggetti e imprese del digitale che lucrano su questo modello di vita.
Quindi si parla un trend di multinazionali globali che fra l’altro hanno finanziato anche le campagne elettorali del governo americano. E che hanno partecipazioni in tutte le più grandi imprese nonché banche mondiali. Possono condizionare pesantemente le scelte politiche nazionali, anche decidendo le sorti dei politici che eventualmente ostacolano il loro cammino”.
“Le piazze contro il Green Pass disturbano il potere”
Cosa succederà adesso?
“Dipende come sempre dai cittadini. Chi guarda la tv, può credere che la realtà sia quella che i media ci raccontano. Chi invece si forma un’idea propria e va oltre le news dei Tg, seguendo il web e l’informazione libera, ha una visione differente. Siamo stati per anni sotto regimi che sembravano invincibili sia fra le due guerre che riguardo all’Unione Sovietica, caduta nel ’92. Sembrava che dovesse durare per sempre. Non possiamo disperarci e dare per scontato che questo sistema sia eterno. Possiamo fare sì che finisca, dipende da quante persone siano disposte a combattere per questo risultato”.
Le piazze che manifestano contro il governo disturbano il potere?
“Eccome. Le manifestazioni infastidiscono al punto che cercano di criminalizzarle in chiave fascista, violenta, strumentale e fasulla per delegittimarle e disincentivarle.
Oggi con i social media le proteste vengono divulgate e danno l’immagine di un governo che non ha il consenso dei cittadini e che non tiene la stabilità sociale del paese.
Chi s’informa attraverso i media indipendenti e il web, sa come stanno le cose. Io ho visto piazze che bruciano foto di Draghi e lo mandano a quel paese in massa, non mi sembrano attestazioni di stima e sostegno’’.
Il manifesto dell’Onorevole Francesca Donato
Lei ha redatto un Manifesto, ci spiega in cosa consiste?
“In pochissimi giorni ho raccolto 15000 adesioni, è un risultato superiore alle mie aspettative, abbiamo scelto un metodo di validazione dell’ iscrizione abbastanza certo con una mail di conferma che rallenta un po’ la procedura, ma evita i doppioni o i falsi.
Ha l’obiettivo di mettere nero su bianco con estrema chiarezza quali siano i valori che ispirano la mia azione politica e il numero dei cittadini che mi seguono, mi sostengono e che io rappresento”.
Rinascita Repubblicana, un nuovo movimento politico firmato Francesca Donato?
È il prodromo della nascita di un nuovo movimento politico?
“Oggi non lo possiamo sapere. E’ prematuro ora, ma io non l’ho fatto per questo, ma per mettere in evidenza nero su bianco tutto ciò che incarna i valori fondamentali non negoziabili e gli obiettivi che una società democratica dovrebbe raggiungere per essere definita tale. Per sapere in quanti condividono questa mia visione cosi precisa, dettagliata e netta”.
Quali sono i punti principali del suo Manifesto?
“Non è ammissibile un ulteriore stato di emergenza; già dura da troppo tempo e la Costituzione non lo legittima, come non consente la sospensione dei diritti costituzionali per i cittadini. Questo non può essere sopportato o procrastinato oltre. E da questo discendono tutti gli altri punti. La sovranità appartiene al popolo.
La libertà individuale è inviolabile insieme ai Principi della Costituzione italiana che è la Carta Fondamentale ed è il mio parametro etico e giuridico di riferimento.
Per questo l’ho chiamato ‘Rinascita Repubblicana’ perché è la stessa forma repubblicana della nostra Nazione che è ormai morta e dobbiamo far rinascere. Al primo punto come nella Costituzione c’è la dignità dell’ uomo e il diritto al lavoro e alla sovranità popolare esercitata dal popolo. Il governo deve rappresentare gli elettori e benché non sia scritto che il Premier vada scelto direttamente dai cittadini, deve essere comunque l’espressione del popolo’’.
Sull’elezione del Presidente della Repubblica
E per quanto concerne l’elezione del Presidente della Repubblica?
“Anche per il Presidente della Repubblica: era la consuetudine sceglierlo nel partito che avesse avuto maggiore successo alle elezioni, questa era la prassi.
I governi tecnici non hanno una legittimazione democratica e non sono compatibili con la sovranità popolare laddove pongano in atto delle politiche manifestamente contrarie a quelle dei programmi dei partiti politici sulla base dei quali sono stati eletti.
Gli obiettivi devono restituire alla Repubblica italiana la possibilità di tornare ad essere quello che i nostri padri costituenti ci avevano lasciato, eredità dei nostri figli.
Ribadiamo l’illegittimità di ogni discriminazione come quella attuata dal green pass, lesivo della libertà individuale che estorce consensi sia per il tampone che per il vaccino. Chi si oppone al governo sia esso medico, magistrato o giornalista viene penalizzato minacciato o sospeso. Non possiamo più tollerarlo”.