Natale 2022, nella lista dei regali giocattoli e cibi: ecco la classifica
Da Confcommercio, con Format Research, arriva l’indagine sui consumi di Natale, in cima alla lista enogastronomia e giocattoli
Anche il Natale 2022, come gli ultimi due trascorsi, è figlio di un periodo eccezionale: nel 2020 e nel 2021 il Covid aveva fortemente condizionato l’andamento dei regali. Quest’anno a pesare in modo decisivo ci sono l’inflazione e la crisi energetica.
Da Confcommercio, in collaborazione con Format Research arriva l’indagine sui consumi di Natale. Si conferma la tradizione del regalo; ben tre italiani su quattro faranno i regali di Natale.
Il 27,3% che non farà acquisti dichiara che lo fa principalmente per risparmiare, per il peggioramento della propria condizione economica o per l’aumento dei prezzi a causa dell’inflazione.
Proprio nell’ottica dell’acquisto consapevole e del regalo utile, in cima alla lista dei doni si confermano i prodotti enogastronomici (70%), seguiti da giocattoli (49%), libri ed ebook (48%), abbigliamento (47%), prodotti per la cura della persona (41%); tra i regali che registrano l’incremento maggiore rispetto all’anno scorso si segnalano i prodotti per animali (+8,4%); per chi sceglierà di acquistare online i regali, si confermano in cima alla lista anche quest’anno carte regalo (77,8%) e abbonamenti streaming (76,4%).
Voglia di fare regali anche oltre il proprio nucleo familiare: il 50,3% degli italiani farà regali ad amici e conoscenti e ad acquistarli saranno prevalentemente i coniugi in coppia.
Quanto spenderemo per i regali?
Secondo l’indagine il 64% spenderà tra 100 e 300 euro, mentre 1 consumatore su 3 non supererà i 100 euro. In ogni caso solo una piccola parte della tredicesima sarà destinata ai regali, mentre il grosso se ne andrà per spese per la casa, tasse e bollette.
Dove acquistano gli italiani
Tra i canali di acquisto preferiti, Internet si conferma al primo posto (64,6%) con più della metà degli italiani che scelgono le grandi piattaforme di e-commerce per la praticità di vedersi recapitato in casa il prodotto scelto. Un trend positivo anche se in calo per la prima volta dal 2009, mentre salgono le preferenze per i negozi di vicinato (dal 42,5% al 45%).