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Natale 2024, consumi in crescita ma 4 italiani su 10 sprecano cibo

Nonostante gli sforzi di sensibilizzazione, 4 italiani su 10 dichiarano di gettare cibo durante il periodo natalizio

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Il Natale di quest’anno si preannuncia meno austero e caratterizzato da un aumento del giro d’affari rispetto agli anni passati. Tuttavia, cresce l’allarme per gli sprechi alimentari, che durante le festività raggiungono livelli preoccupanti. Secondo un sondaggio condotto da Too Good To Go, l’86% degli intervistati ammette di sprecare più cibo durante le celebrazioni di fine anno.

Tradizioni natalizie: alberi e presepi

Per il Natale 2024, gli italiani non rinunciano alle tradizioni. Il presepe è presente nel 57% delle case, mentre 3,7 milioni di famiglie scelgono un albero di Natale green, con una spesa media di 39 euro, secondo un’indagine Coldiretti/Ixé. Intanto, i mercatini natalizi attirano visitatori, e i menù delle feste riflettono cambiamenti dettati dal clima e dall’economia.

Cambiamenti a tavola: meno vongole ma più e Made in Italy

La Vigilia di Natale vede l’arrivo di nuove proposte gastronomiche. Le vongole veraci, decimate dall’invasione del granchio blu, sono sostituite da lupini di mare e ostriche italiane, quest’ultime sempre più richieste. Nonostante la produzione locale sia ancora limitata (circa 200 tonnellate l’anno), l’espansione degli allevamenti promette un futuro più autosufficiente per il mercato nazionale.

Tra le novità alimentari spiccano anche avocado e mango coltivati in Sicilia, resi possibili dal cambiamento climatico. Il Natale 2024 diventa così un’occasione per sperimentare ingredienti che uniscono tradizione e innovazione.

Crescono anche gli sprechi alimentari

Il Codacons segnala un aumento medio dei prezzi alimentari del 3,2% rispetto al 2023, con una spesa complessiva per alimentari, regali e viaggi stimata a 25,6 miliardi di euro. Tra i cibi più sprecati durante le feste figurano panettoni, pandori e dolci (40%), seguiti da pane (35%) e antipasti come salumi e torte salate (25%).

Nonostante gli sforzi di sensibilizzazione, 4 italiani su 10 dichiarano di gettare cibo durante il periodo natalizio. Questo spreco è spesso causato da acquisti impulsivi ed eccessivi, oltre che da una gestione inefficiente degli alimenti.

L’impatto ambientale del Natale

L’aumento dei consumi si riflette anche sull’ambiente. La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) denuncia un incremento del 30% nel consumo energetico dovuto alle illuminazioni natalizie, con un’immissione in atmosfera di 18mila-20mila tonnellate di CO2. Inoltre, 500mila tonnellate di cibo, soprattutto frutta, pasta e verdura, finiscono nella spazzatura durante le festività, aggravando la produzione di rifiuti.

Anche i trasporti contribuiscono all’inquinamento: l’intensificarsi degli spostamenti e delle attività logistiche genera un aumento del 130% delle emissioni di gas serra.

Sprechi: un invito alla consapevolezza

Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go, sottolinea l’importanza di ridurre lo spreco alimentare senza rinunciare alle tradizioni natalizie. “Vivere il Natale in modo consapevole è possibile e necessario, per rispettare l’ambiente e dare valore a ciò che portiamo a tavola.

Nonostante i progressi, sei italiani su dieci tendono ancora a esagerare negli acquisti quando hanno ospiti. La sfida è trasformare l’eccesso in equilibrio, rendendo il Natale una festa non solo per il palato, ma anche per il pianeta.