Natale di Roma, la leggenda e gli eventi del “compleanno Capitale”
Sono passati 2.776 anni da quel 21 aprile 753 a.C. in cui, secondo la tradizione, Romolo fondò la Città Eterna: che festeggia con numerosi appuntamenti all’insegna della cultura
2.776 anni: è il tempo trascorso dal primo Natale di Roma, quello originario le cui radici affondano nell’ombra della leggenda più che nella luce della Storia. Accadde, secondo la tradizione, proprio di 21 aprile, data fondamentale per la cronologia romana che veniva scandita ab Urbe condita, ovvero dalla fondazione dell’Urbe. Che, per l’occasione, festeggia con numerosi appuntamenti all’insegna della cultura.
La fondazione della Città Eterna
21 aprile 753 a.C. – 21 aprile 2023, quasi tre millenni e non sentirli. È il Natale di Roma, così come venne fissato fin dal I sec. d.C. in base al sistema proposto dal letterato Marco Terenzio Varrone. Che a sua volta derivava dai calcoli dell’amico Lucio Taruzio Firmano, un astrologo che aveva stilato l’oroscopo del mitico fondatore Romolo.
Figlio del dio Marte e della sacerdotessa Rea Silvia, il futuro primo Re di Roma nacque ad Alba Longa insieme al gemello Remo. Entrambi sarebbero dovuti morire in fasce per ordine del crudele sovrano Amulio, ma vennero invece abbandonati in una cesta nel fiume Tevere. Vennero quindi allevati da una lupa e poi cresciuti dal pastore Faustolo e da sua moglie Acca Larenzia.
Divenuti adulti, i due fratelli decisero di fondare una nuova città, ma ebbero subito forti divergenze e stabilirono di “affidarsi agli dèi” – ovvero al volo degli uccelli. Remo, dal colle Aventino, vide per primo sei avvoltoi, mentre Romolo, sul Palatino, ne vide il doppio, ma per secondo. Entrambi vennero dunque proclamati Re dai propri seguaci, l’uno per la priorità temporale e l’altro per la predominanza numerica.
Romolo iniziò poi a erigere le mura della nuova creazione – probabilmente il primo nucleo del pomerium, il confine sacro della Città Eterna. Remo però le scavalcò in segno di sfida e, durante la mischia che ne seguì, venne ucciso dal gemello, che restò solo al comando.
Gli eventi del Natale di Roma 2023
Questi eventi, scrive La Gazzetta dello Sport, riprenderanno vita al Circo Massimo, in modo particolare con la suggestiva “rievocazione del solco”. Per l’intera area archeologica della zona è peraltro previsto l’accesso gratuito, così come per i Musei civici di Roma Capitale.
Come sempre, comunque, il calendario delle celebrazioni del Natale di Roma 2023 è ricco di mostre, conferenze, incontri, visite guidate e appuntamenti speciali. Tra i quali, come riporta Sky TG24, spicca l’esposizione ai Musei Capitolini di un reperto inedito che rappresenta la personificazione della Caput Mundi. Dopo la presentazione sarà restituita ai cittadini la Fontana della Dea Roma, di cui è appena terminato il restauro in Campidoglio.
Il programma si apre comunque con la deposizione di una corona d’alloro sull’Altare della Patria da parte del Sindaco Roberto Gualtieri. Altri eventi si svolgeranno al Museo dell’Ara Pacis, presso i Fori Imperiali, al Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia, alla Centrale Montemartini. Nonché al Teatro dell’Opera, di cui i visitatori potranno scoprire la storia grazie a due appuntamenti gratuiti.
Le iniziative, in ogni caso, si protrarranno fino a domenica 23 aprile, quando sfilerà anche il corteo storico con 2.500 figuranti in costume. Tantissimi auguri di buon 2.776simo “compleanno Capitale”!