Nazione Verde, dialogo e riqualificazione energetica rinnovabile. Mario Tozzi: “Serve coraggio”
A Roma un incontro per analizzare la situazione della riqualificazione energetica, tra opportunità del presente e sguardo al futuro
Riqualificare gli spazi, le aree, rendendole fruibili all’intera comunità, puntando alle opportunità della green economy e della riqualificazione energetica del patrimonio pubblico e privato. Se ne è parlato lo scorso 28 settembre a Roma, in un convegno orientato al dialogo su futuro, sostenibilità e progetti, promosso da Nazione Verde, il general contractor che studia e realizza soluzioni architettoniche, ingegneristiche e energetiche improntate alla sostenibilità.
Ospite di prestigio al convegno il Prof. Mario Tozzi, primo ricercatore del C.N.R. e divulgatore scientifico. Un incontro per approfondire il valore del futuro in un mondo sempre più urgente di salvaguardia, attenzione, progettazione e all’interno del quale non sono mancati precisi approfondimenti su tematiche sempre meritevoli di particolari riflessioni.
Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Serafina Lentini, Direttore generale Nazione Verde:
Può parlarci della ristrutturazione degli stabili di Villa Maraini – Cri e la proposta di Nazione Verde per il reinserimento al lavoro di alcuni dei suoi utenti?
Con L’inserimento del super bonus nell’ambito della disciplina delle detrazioni fiscali in favore degli interventi di recupero del patrimonio edilizio, Nazione Verde ha avuto l’occasione di migliorare e recuperare immobili di interesse storico ma anche di interesse sociale come per esempio quelli dove ha la sede villa Maraini, ONLUS che da anni opera nel recupero delle dipendenze patologiche.
Le due strutture che si trovano all’interno del parco della Croce Rossa Italiana, nel quartiere di Monteverde, hanno al loro interno una serie di importanti attività volte al recupero degli ospiti.
Proprio per la sensibilità dell’argomento Nazione Verde ha deciso di proporsi come partner a 360 gradi. Quindi non solo per la riqualificazione degli immobili, riportandoli al loro splendore iniziale, ma anche sostenendo alcuni degli ospiti che si trovano all’interno della struttura; ospiti che ormai sono quasi alla fine del percorso e ai quali, attraverso una serie di corsi formativi in campo edile, stiamo dando la possibilità di iniziare un graduale reinserimento nel mondo del lavoro.
Una volta formati possono prendere parte e lavorare insieme ad operai qualificati, alle attività edili necessarie alla ristrutturazione degli immobili.
Nazione Verde tiene molto a questo progetto e speriamo nel prossimo futuro di poter coinvolgere sempre più persone.
E all’Amministratore Delegato Nazione Verde, Prof. Giorgio Gallone:
Come gli impianti fotovoltaici rappresentano la risposta al risparmio energetico e alla sensibilità ambientale?
Efficienza energica e risparmio sappiamo tutti che vuol dire minor impatto sull’ambiente. Possiamo scegliere diverse soluzioni sostenibili per salvaguardare il clima e, contemporaneamente, ridurre i costi in bolletta.
Il tema del risparmio energetico è sempre più al centro del dibattito e a confermalo sono i vari ecobonus e incentivi messi a disposizione dal Governo per promuovere l’utilizzo di tecnologie non inquinanti.
A far scattare l’allarme è stato l’aumento delle emissioni inquinanti di gas serra e la riduzione delle risorse naturali oltre alle recenti speculazioni sul costo dell’energia causate dalla Guerra in Ucraina. Il fotovoltaico rappresenta una tecnologia oramai matura ed affidabile, una fonte pulita ed economica e non certo una semplice scommessa.
Investire nei pannelli fotovoltaici è una scelta vincente e una garanzia di risparmio, sia nel medio che nel lungo periodo, grazie alla possibilità di produrre in modo sostenibile ed in autonomia l’energia elettrica da utilizzare. Nazione Verde ovviamente si è fatta promotrice di una serie di iniziative nel settore, puntando soprattutto sull’utilizzo di terreni abbandonati perché non più idonei all’agricoltura riqualificando quindi alcuni territori abbandonati. Il fotovoltaico è una delle forme di energia rinnovabile di più immediata attuazione e con costi relativamente bassi. E’ il qui e ora che ci serve per combattere la crisi energetica.
A margine degli interventi, abbiamo coinvolto anche l’ospite della giornata, il Prof. Mario Tozzi:
Professore, insieme a Nazione Verde abbiamo raccontato il momento. Oggi come non mai è importante salvaguardare e riqualificare l’ambiente. E’ il tempo del coraggio per tutti, per le imprese in particolare
“Bisogna lasciarsi alle spalle quel modo di fare affari come sempre, il cosiddetto “Bau, Business as usual“. Gli imprenditori, soprattutto quelli italiani, dovrebbero un po’ pensare a quello che succede nel mondo con i loro colleghi, che per esempio hanno visto il futuro dell’auto elettrica, di un altro tipo di trading. Bisogna inventarsi qualcosa che abbia a che fare con la tutela dell’ambiente, perché quella è l’unica cosa che garantirà quegli affari. Serve coraggio, se rimani come adesso, perdi. Il mondo sta cambiando, c’è una transizione energetica in corso. Quella ti trova, sta a te farti trovare preparato. Ecco perché la devi anticipare, bisogna avere visione e dunque coraggio“.
Il caro energia è l’urgenza del momento: con Nazione Verde abbiamo parlato di quello che viene e può essere fatto. Ma cosa significa, provvedere a questa urgenza?
“Significa destinare le risorse a qualche cosa che è utile subito. Se noi avessimo anche la migliore delle forme d’energia, ma disponibile nel futuro, magari tra dieci o vent’anni, in questo momento non sarebbe utile. E’ utile mettere ogni singolo euro in energie rinnovabili, perché sono pronte subito, ti danno subito un riscontro e vengono risolti anche certi problemi ambientali come quello della disponibilità delle materie prime e della necessità di riciclare gli apparati.
Quindi massiccio intervento nelle rinnovabili, però deve avere un presupposto: capacità di risparmiare energia e maggiore efficienza nella produzione e nell’uso finale. Riformulare la nostra apparecchiatura tecnologica affinché sia più efficiente nell’uso finale, ma a patto che hai prodotto anche energia in una maniera più efficiente e che l’hai risparmiata. Questo è il quadro del futuro, che però è adesso visto che l’emergenza climatica è oggi. Possiamo fare qualcosa per conto nostro, le imprese possono farlo soprattutto se sono aiutate dagli amministratori. A quel punto hanno senso gli accordi internazionali, quando ognuno ha fatto la propria parte”.