Né con Ratzinger, né con Bergoglio: il piano dei tradizionalisti per raggirare Gesù Cristo
Nel frattempo ci prepariamo alla festività dei SS Pietro e Paolo: vedrete che, con ogni probabilità, Bergoglio non celebrerà
Immaginiamo un cittadino comune che scopra un gravissimo illecito, per esempio, che la società idrica attinge a una falda contaminata e sta avvelenando i cittadini. Lo scopritore dell’abuso si rivolge alla polizia locale e alla magistratura, ma tutti fanno spallucce, ignorano la denuncia, la insabbiano, o, peggio, insultano e deridono il denunciante. Normale pensare che i vigili e i magistrati siano corrotti e collusi con l’azienda dell’acqua, giusto?
Ecco, questo è quello che sta succedendo con la gran parte degli intellettuali catto-tradizionalisti ai quali è stata sottoposta, addirittura controfirmata da un magistrato antimafia, Angelo Giorgianni, la questione della sede impedita di papa Benedetto XVI che, costretto a togliersi di mezzo, ha scismato e reso antipapa Bergoglio fin dalla sua elezione.
“Dies Irae”: in questo breve documentario (17 minuti), si illustra la perfezione geometrica con cui papa Benedetto si è fatto porre in “sede totalmente impedita” per poter rimanere il vero papa e scismare così, fin dall’inizio, il cardinale Bergoglio.
“Intelligenti pauca”: nel secondo documentario, (16 minuti), si mostra come papa Benedetto, nell’arco di nove anni di impedimento, ci abbia fatto comprendere la situazione canonica con una serie di inequivocabili messaggi.
Le prove sono oggettive, su base canonica, dimostrate oltre ogni ridondanza, e confermate da papa Benedetto in centinaia di allusioni e precisi messaggi: ma questi intellettuali ed ecclesiastici fanno finta di niente, accusano di “complottismo”; oppure non rispondono a tono o si arrampicano sugli specchi per legittimare quel Bergoglio che, pure, tutti i giorni screditano sui loro blog, con parole pesantissime. Ma guai a dire loro che non è canonicamente il papa: vi faranno una guerra spietata o ergeranno un muro di gomma invalicabile.
Eppure, se fossero cattolici, il solo sospetto che il papa possa essere stato costretto a togliersi di mezzo dovrebbe farli saltare sulla sedia e correre a pretendere dai cardinali inchieste canoniche e chiarificazioni. E invece non fanno niente e, anzi, denigrano il Santo Padre Benedetto XVI chiamandolo “modernista”, “eretico” o facendolo passare per rimbambito.
Una vergogna millenaria, certamente, ma cosa c’è dietro? Ci stanno arrivando anche dei comuni lettori. Le possibilità sono due: o che tentino di andare a un conclave-inciucio con gli 81 falsi cardinali bergogliani, minacciandoli con il deterrente di scoperchiare il vaso di Pandora della non-abdicazione di papa Ratzinger, oppure creare uno scisma lefebvriano dopo l’uscita di scena di Bergoglio.
Due soluzioni politiche, diplomatiche, nel totale disprezzo per il carattere sacro dell’elezione papale (munus), completamente anticristiane e illegali: nel primo caso si tratterebbe di rimanere nella chiesa scismatica bergogliana. Nel secondo di creare un’altra chiesa scismatica per conto proprio.
Eppure, Giovanni Paolo II e il card. Ratzinger, nel 1996, hanno predisposto perfettamente la costituzione apostolica Universi Dominici Gregis per risolvere entro domani mattina il caso dell’usurpazione della Chiesa.
Quando leggete articoli che parlano male di Bergoglio e dalla sua chiesa, ma che si guardano bene dal metterne in discussione la legittimità, saprete cosa bolle in pentola.
Per saperne di più, ascoltate questo PODCAST:
Nel frattempo ci prepariamo alla festività dei SS Pietro e Paolo: vedrete che, con ogni probabilità, Bergoglio non celebrerà, per qualche impedimento, o che nelle basiliche succederà qualcosa di dissacratorio.