Nei luoghi simbolo di Roma un blitz contro la droga
Lotta Studentesca torna a protestare: nel mirino le affermazioni del sindaco Marino sulle droghe
A Roma ancora rimbombano le dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino rilasciate durante la trasmissione radiofonica ‘Un Giorno da Pecora’. Indeciso tra il dare il buon esempio e un concerto spettacolare, il sindaco non ha dubbi: non saprebbe come dire ai propri figli di non assumere sostanze stupefacenti, se poi il risultato è quello di stare per due ore sul palco come fanno i Rolling Stones.
La scelta è dura, lo comprendiamo bene. Come si può pensare che una vita valga più di un gran bel concerto? Come si può pensare che una vita valga più di un paio d’ore di gloria vissute al (Circo) Massimo? Ma soprattutto come fa il sindaco ad affermare una cosa simile quando a Villa Maraini protestano perché non sanno più come offrire assistenza ai tossicodipendenti che hanno in cura? E la dipendenza, ricordiamolo, non è solo quella da droghe, leggere o pesanti che si vogliano considerare.
La scia di polemiche che le dichiarazioni del sindaco hanno portato con sé sembra non svanire. Tanto che a Roma è andato in scena un blitz a firma di Lotta Studentesca proprio per dire ‘No’ alla droga. E allora ecco che nei luoghi simbolo di Roma, dal Colosseo a Ponte Vittorio Emanuele II, sono stati srotolati striscioni con varie scritte, come 'Droga, arma del potere'.
“Non possiamo più tollerare – dichiara Andrea Di Cosimo, responsabile nazionale del movimento – dichiarazioni come quelle che Marino ha rilasciato pochi giorni fa riguardo alla sua attrazione verso le sostanze stupefacenti. Ci chiediamo come sia possibile affermare cose del genere in un momento in cui, più che mai, i giovani stanno perdendo l'orientamento ritrovandosi senza punti di riferimento. La soluzione non possono di certo essere le droghe, di cui già gran parte dei giovani ormai fa uso”.
Non un passo indietro, però, del sindaco Marino. Eppure, i militanti di Lotta Studentesca si augurano “che il primo cittadino di Roma si renda conto della gravità delle sue parole che sarebbe opportuno ritirare. I giovani di oggi hanno bisogno di ritrovare i valori fondamentali che devono essere trasmessi loro in primis dalle famiglie e dalle scuole. Noi non ci arrendiamo e continueremo la nostra lotta affinché il mondo dei giovani sia sempre più protagonista, ora e nel futuro. No droghe per morire ma ideali per vivere” – conclude Di Cosimo.