Nemmeno così distante da Roma c’è il BORGO CANEMORTO | In 5 lo conoscono nel Lazio, sembra disegnato con il pennello

Borgo romano - Fonte Instagram @discover.lazio - Romait.it
Non molto distante da Roma c’è un borgo unico nel suo genere per un motivo preciso. Immerso tra castelli e natura incontaminata, poche persone lo conoscono.
Il Lazio è noto per avere dei borghi definiti i più belli. C’è Castel Gandolfo, la meta estiva preferita dei pontefici e si affaccia sul lago di Albano. A seguire c’è Caprarola, famoso per il Palazzo Farnese con un giardino tardo-rinascimentale caratteristico.
Da non dimenticare Civita di Bagnoregio che si erge su una collina di tufo destinata a scomparire e a tal proposito è conosciuto come la “città che muore”. C’è Sperlonga, noto per le casette dagli intonaci bianchi di calce, per le scalette e spiagge bagnate da acque cristalline.
Tra questi rientra senza dubbio uno che sembra uscito un quadro per la sua strabiliante bellezza. È a pochi passi dalla capitale romana, dunque si potrebbe dedicare una giornata per visitarla.
Sul sito romatoday.it è stato descritto questo borgo collocato a 840 metri sul livello del mare e popolato da 391 abitanti. Si erge su un colle attorno al Castello Malvezzi-Campeggi e fa parte della provincia di Rieti. Inoltre qui nacque nel 1600 il pittore Vincenzo Manenti.
Un borgo, dal nome insolito, poco distante dalla capitale
Il nome risale al periodo in cui nel territorio ci furono degli aborigeni e fu conquistata dai Romani che costruirono un tempio dedicato alla dea Minerva. Poi nel Medioevo gli fu dato il nome Canemorto che conservò fino al 1863. Nel corso degli anni diventa un feudo della famiglia Orsini per poi passare ai Borghese e infine allo Stato pontificio.
Tra i monumenti di interesse ci sono il castello menzionato prima, il Santuario di Vallebona, la Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati, la Chiesa di San Giacomo e la Chiesa di San Nicola di Bari. Poi parte del territorio è incluso nel Parco Regionale Naturale dei Monti Lucretili.
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Un luogo adatto per sportivi e amanti del buon cibo
Stiamo parlando di Orvinio che un tempo si chiamava appunto Canemorto. Immerso totalmente nella natura, è un luogo ideale per chi ama praticare trekking ed escursioni. Non tutti sanno che il 31 agosto 1872 caddero dei frammenti di meteorite e quello più grande attualmente è conservato nel Museo Mineralogico di Roma col nome Orvinite.
Per chi ama i piaceri della tavola può assaggiare il Polentone, ovvero una polenta condita con sugo bianco di carne e accompagnata da verdure di campo, il Pizzillu, la pizza tipica del luogo e la pasta fresca. I ristoranti del posto propongono un menù con dei piatti invitanti da accompagnare con il vino di produzione locale.