No botticelle, sit in al Pantheon. Aggrediti volontari animalisti
Manifestazione al Pantheon per dire stop alle botticelle romane, le carrozze a trazione animale
L’AGGRESSIONE – Mentre ieri andava in scena la manifestazione voluta dall’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA) – cui hanno aderito Animalisti Italiani, Lega Anti Vivisezione, cittadine e cittadini animalisti – per dire no alle c.d. ‘botticelle’ romane, ossia le carrozze trainate dai cavalli, si è verificata un’aggressione ai danni dei manifestanti.
“Durante il sit in pacifico – dichiara il consigliere in Municipio I, Mauro Cioffari (SEL), presente alla manifestazione – una donna ha aggredito verbalmente i manifestanti strappando gli striscioni e insultando i presenti. La situazione è degenerata, nonostante i tentativi di calmarla, e una volontaria è stata presa a calci e ferita”.
I MOTIVI DELLA PROTESTA – “Le ‘botticelle’ romane ossia le carrozze trainate dai cavalli non sono affatto una tradizione di trasporto per persone bensì rappresentano una degenerazione di quello che era il loro originario significato e scopo. Infatti le botticelle devono il loro nome alle botti: la carrozza trainata dagli animali serviva nell’800 unicamente al trasporto di merci, e di botti nel caso specifico. Nessuna ‘tradizione’ di trasporto turistico dunque, come ingannevolmente si vuol far credere al turista”. Si legge così su ‘No alle Botticelle’, la pagina Facebook ufficiale della manifestazione che è andata in scena ieri pomeriggio al Pantheon.
Secondo gli organizzatori, “al giorno d’oggi non vi è alcuna esigenza che giustifichi l’impiego di animali per il trasporto, né di merci, né tantomeno di persone. Il turista può disporre, nella Roma del 2014, di moltissimi mezzi di locomozione, estremamente confortevoli, rapidi, accessoriati per ogni esigenza, e decisamente più economici della botticella, senza che questo debba comportare lo sfruttamento ingiustificato di animali”.
I cavalli delle botticelle “sono animali evidentemente sottoposti ad una condizione di sofferenza continua, essendo costretti, contro la loro volontà, a trainare tutti i giorni carichi estremamente pesanti (più di una tonnellata: la sola carrozza vuota pesa infatti 800 Kg). Le condizioni di lavoro sono disumane: l’animale viene condotto lungo strade a scorrimento veloce (come il Lungotevere) dove la vicinanza delle automobili, la velocità e il frastuono del traffico lo terrorizzano, con conseguenze gravi quali incidenti, spesso mortali; i cavalli si trovano sovente a percorrere strade in salita, sulla pavimentazione in san pietrini, scivolosa e sconnessa, che crea loro ulteriore disagio; questa condizione si aggrava in estate quando il sole cocente rende la fatica ancor più insopportabile”. A queste condizioni si aggiungono “il traffico impazzito, il caos, lo smog, i rumori dei clacson, la velocità dei veicoli che sfrecciano vicinissimi alle carrozze”.
Senza considerare la figura del vetturino, “esclusivamente interessato a trarre il massimo profitto da questa attività”, senza peraltro sottostare, “come altre categorie di lavoratori (commercianti, tassisti, ad esempio) ad alcun prezziario ufficiale, potendo fare il prezzo a loro piacimento ed arrivando a chiedere anche 300 euro a corsa”. Contro le condizioni insostenibili in cui lavora il cavallo, anche il vigente Regolamento (art. 46 del Regolamento del Comune di Roma per la tutela degli animali): “è frequente constatare che il numero massimo dei passeggeri non viene mai rispettato – scrivono ancora le associazioni animaliste organizzatrici dell’evento – che il divieto di far lavorare i cavalli dalle 13 alle 16 nella stagione estiva viene regolarmente violato, oltre a quello di non percorrere salite, di non andare al trotto, di non lavorare più di 6 ore al giorno”.
LA MOZIONE IN MUNICIPIO I – Alla manifestazione di ieri ha aderito anche il consigliere del Municipio I Mauro Cioffari (SEL). “Sarò al fianco delle associazioni animaliste che sollecitano l'amministrazione di Roma Capitale a mettere in pratica il programma con il quale il Sindaco Marino si è candidato a governare questa complessa città”, dopo l'autogol del PD proprio sulla questione delle botticelle – ha dichiarato Cioffari che, nei giorni scorsi in Municipio I ha presentato una mozione per il divieto di esercizio delle botticelle a trazione animale e per la salvaguardia dell’occupazione degli addetti.
“Mi auguro che Ignazio Marino – ha aggiunto Cioffari – prenda esempio dal Sindaco di New York, Bill De Blasio, che con lungimiranza e sensibilità uniche ha recentemente deciso di vietare le celebri passeggiate sulle carrozze a cavalli nella Grande Mela”.
*Foto Facebook Mauro Cioffari