“No viaggi della memoria, Marino si vergogni”
Giovane Italia: “Niente viaggi della memoria per le scuole: affronto inaccettabile”
Solo pochi mesi fa, Luigi Nieri, vicesindaco di Roma Capitale, aveva annunciato che a Roma appartiene solo la memoria della Resistenza, di cui questa città "è medaglia d'oro", avendo subìto il fascismo e il nazismo.
Un bello schiaffo, non solo morale, a tutti quegli esuli istriani e giuliano-dalmati che la nostra città ha ospitato. Città, Roma, terreno di uno dei più grandi e importanti quartieri che tengono ancora oggi viva la memoria degli italiani uccisi dai partigiani titini. Parliamo del quartiere Giuliano-Dalmata, all'Eur.
E dopo le dichiarazioni di Nieri, arriva la denuncia di Fabrizio Ghera, di Fratelli d'Italia. Secondo quanto si apprende, è stato presentato in Commissione Scuola un documento che prevede il dimezzamento del viaggio ai campi di concentramento nazisti, e la cancellazione di quello in Istria e Dalmazia.
"Se, come sembra, in Commissione Cultura del Comune di Roma è stato presentato un documento che dimezza i viaggi organizzati per le scuole ai luoghi della memoria dell'Olocausto e elimina completamente quelli destinati al ricordo dell'eccidio delle Foibe, non esitiamo a dire che questa volta il sindaco Marino ha davvero superato ogni limite, politico, amministrativo e di buon senso". Così in una nota congiunta Matteo Guidoni e Pierpaolo Ceci, rispettivamente dirigente nazionale e Romano della Giovane Italia, a commento di quanto si è verificato.
"Vietare alle scuole di Roma la commemorazione del "Giorno del Ricordo" – proseguono – è un affronto inaccettabile che calpesta una legge dello Stato e offende la memoria storica degli italiani. Inoltre salta subito all'occhio come questa amministrazione non abbia a cuore la formazione dei giovani della nostra Città, e come non abbia alcun interesse ad essere un'amministrazione rispettosa nei confronti di tutti i suoi cittadini ma piegata solo ai propri interessi di parte. Forse è proprio arrivato il momento per il sindaco Marino di tornare nella sua Genova".
"Già ad Agosto – continuano – il vicesindaco Nieri aveva espresso il suo pensiero a riguardo, dichiarando che altre città avrebbero ricordato le Foibe ma non Roma, dimenticando che Roma è la capitale d'Italia e che la giornata del Ricordo è istituita per legge (n. 92 del 2004, ndr) proprio per porre fine a questa "guerra" della memoria che da anni affligge questo Paese. Prendiamo atto – concludono – che la giunta Marino non ha intenzione di prendere parte al processo di pacificazione nazionale che, anzi, crede di poter calpestare senza nessun ritegno. Marino dimostra di essere ormai totalmente preda di una sinistra ideologizzata che non ha a cuore nessun altro interesse se non il proprio".