Nomade affetta da tubercolosi si presenta in Questura
Pretendeva il permesso di soggiorno. La paura dei presenti di essere contagiati
E' successo ieri il grave episodio di una donna montenegrina, nomade, che si è presentata all'Ufficio Immigrazione della Questura di Roma in zona Tor Sapienza, dicendo di essere affetta da tubercolosi e di voler chiedere il permesso di soggiorno per motivi umanitari.
La nomade – riferisce il quotidiano Il Tempo – stava facendo la fila allo sportello da diverse ore, insieme ad un'ottantina di altri immigrati, come se niente fosse. Arrivata allo sportello ha raccontato la sua situazione: malata di tubercolosi, era stata dimessa il 24 luglio scorso dal reparto di Malattie Infettive dell'ospedale Forlanini, aveva l'obbligo di attenersi ad una procedura, attivata in questi casi, di "isolamento respiratorio domiciliare", procedura che la donna ha ovviamente disatteso.
Immediato l'intervento delle forze dell'ordine presenti che hanno telefonato al 118, allontanando la nomade dalle altre persone ed indossando delle mascherine per diminuire la probabilità di contagio. La donna, portata all'Umberto I, è poi scappata dall'ospedale.
Non crediamo ci sia il bisogno di sottolineare che la cura di determinati elementi è a totale carico dei contribuenti italiani, così come il rischio di essere contagiati. Dov'è lo Stato?