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Non è come sembra, spettacolo assicurato al Teatro 7 di Roma

In scena ancora fino al 19 settembre lo spettacolo di Luca Giacomozzi per la regia di Pietro De Silva

Claudio e Michela, 58 anni in due, 29 a testa. Insieme da molti anni, nel loro nido – un po’ sciatto – d’amore. Come sciatte sembrano, per un attimo, le loro vite. Lui, interessato solo a tablet e playstation tanto da non accorgersi più di lei, un po’ più donna di casa, stanca della ‘vita di coppia’, in tutti i suoi aspetti. Ma anche Michela sembra non accorgersi più di Claudio. Insomma, due estranei in casa, uniti solo dall’abitudine, che non hanno la forza di rompere il loro legame perché la monotonia è quella gabbia, rassicurante, che ci protegge, e senza la quale saremmo perduti, senza punti di riferimento.

“Se c’è una cosa che è immorale è la banalità” – cantavano gli Afterhours in Bianca. E poi ribadivano: “La violenza della stabilità è un modo di morire a metà” nel testo de La Vedova Bianca. Ed è tutto qui il senso di ‘Non è come sembra’, in scena al Teatro 7 ancora fino al 19 ottobre – testo di Luca Giacomozzi e regia di Pietro De Silva.

Claudio e Michela, dicevamo. 58 anni in due, 29 a testa. Insieme da molti anni, una vita consumata dalla routine. E che ora si trovano ad affrontare anche la paura dello sfratto. Un pericolo che non li unisce, semmai li divide ancora di più. Ma in qualche modo devono salvarsi, ognuno per se stesso. E qui entrano in gioco gli altri protagonisti dello spettacolo: le bugie, forse a fin di bene, i fraintendimenti, le menzogne, gli equivoci, i doppi sensi. Bugie e menzogne un po’ troppo grandi per essere contenute in quella piccola casa, un po’ sciatta. E in un attimo, ecco che le bugie escono dalla finestra, e gli equivoci rientrano prontamente dalla porta. 

Suona il campanello. E compaiono altri personaggi, ognuno dei quali si porta dietro altre bugie, altre menzogne, altri equivoci, altri doppi sensi. Giò e Giù, al secolo Giovanni e Giulio, e Carlotta, metteranno definitivamente in crisi la vita di Claudio e Michela.

La commedia, grazie al testo delicato di Luca Giacomozzi, ci mette dalla parte dei personaggi dello spettacolo, interpretati magistralmente da Gabriele Carbotti, Cecilia D’Amico, Andrea Dianetti, Luca Paniconi e Martina Zuccarello. Ci mette dalla loro parte e non ci lascia seduti sulle poltrone del teatro, possibili spettatori di vite altrui. Quello che poi è il nostro ruolo ogni giorno, spettatori di vite altrui, pronti a puntare il dito, perché sì, perché è più comodo, perché è più facile. Osservare la pagliuzza negli occhi degli altri, per non essere costretti a guardare la trave nei nostri. E invece no. Le vite di Claudio e Michela, quelle di Giò e Giù, e quella di Carlotta, sono le vite di tutti noi. Costretti a cavarcela in questa vita che a volte sceglie per noi, quando si accorge che non siamo più in grado di scegliere per noi stessi. Si salvi chi può, l’importante è salvarsi.

E con qualche escamotage, chissà che anche le vite dei 5 personaggi di ‘Non è come sembra’ non riescano a mettersi in salvo. Perché quello che questo spettacolo vuole insegnarci, con l’equivoco che si presta alla comicità, è che nella vita, spesso, quello che ci appare, appunto, ‘Non è come sembra’.

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