“Non essere cattivo” di Claudio Caligari
Racconto onirico del film che rappresenterà l’Italia agli Oscar 2016
“Siamo in paradiso, Vittò!”.
La sabbia bianca entra nella testa, rapisce il cervello e prende il controllo: paradiso artefatto. La realtà si mischia a fantasia perversa e le pupille sgranate vagano nella notte. L’eccitazione è violenza e l’incoscienza abbraccia la presunzione. La vita si ferma, riducendosi ad una giornata di sprechi e mancanze, mentre i demoni camminano tranquilli, sorridendo di un sorriso agghiacciante che ruba il tempo e i sogni. La droga ti mangia. Affanno e stanchezza dondolano tra grida soffocate e sussulti. Esistenza senza futuro. La droga ti ingoia. I sentimenti appiattiscono e il cuore si nasconde.
Sei cattivo perché non hai scelta.
Vittorio e Cesare sono due fratelli dell’anima con due anime diverse ma con la stessa storia, intrappolati in un quadro sbiadito. Sono impulsivi, agiscono in fretta e non si fermano mai altrimenti rischierebbero di fermarsi a pensare e i pensieri porterebbero solo altre illusioni: non ci si può concedere questo lusso quando non si hanno alternative.
Ma poi arriva un giorno in cui qualcosa ti scuote e una mano invisibile ti tira su dal mucchio di facce sfocate e confuse. Se ti blocchi davanti a uno specchio e quello che vedi ti sconvolge, se arrivi a negare quel viso, a vergognartene e a sputare contro il vetro, vuol dire che quel giorno è arrivato e finalmente ricominci a respirare a pieni polmoni. Ti concedi una via di fuga, una possibilità.
Proviamo così a salvarci a vicenda per non perderci da soli, ma la speranza non raccoglie tutti indistintamente. Alcuni non si lasceranno afferrare e potrai solo guardarli da lontano, altri semplicemente rimarranno attaccati alle loro paure.
Ma la giostra non smette mai di girare e tu andrai avanti, e con te i tuoi ricordi. Ricordi vivi, ricordi in bianco e nero, lucenti o sbiaditi, ricordi chiusi in una borsa lasciata in un armadio.
Però, ogni volta che partirai la porterai con te e, viaggio dopo viaggio, sarà sempre più leggera.