Non succedeva dal 1937, la Lazio vince a Napoli per la seconda stagione consecutiva: 1-2 al Maradona
La Lazio esce vittoriosa dal Maradona nel suo peggior momento dell’era Sarri. Luis Alberto e Kamada fanno la differenza
Arrivare a Napoli con 0 punti in classifica dopo due giornate non era certo ciò che si aspettavano Sarri e i suoi tifosi. Al Maradona il favore dei pronostici era indubbiamente orientato verso la squadra allenata da Rudi Garcia, ma al contempo la Lazio era chiamata a una reazione obbligata. Le due sconfitte con Lecce e Genoa hanno preoccupato l’ambiente, anche se Sarri ha visto dei passi avanti proprio nell’ultima sconfitta. La partita tra Napoli e Lazio è stata combattuta e allo stesso tempo divertente per lunghi tratti.
Primo tempo
Sin dall’inizio si ha l’impressione che il Napoli abbia il pallino del gioco, infatti le maggiori occasioni – seppur non clamorose – arrivano tutte dalla coppia Osimhen-Kvara. La Lazio parte offuscate e dapprima priva di idee, dando l’impressione di non essere mai uscita dal periodo nero d’inizio campionato. Mentre Provedel compie parate decisive che mantengono il risultato, Felipe Anderson e Zaccagni sembrano solo l’ombra dei ragazzi visti lo scorso anno. Nel momento migliore del Napoli però è proprio il 7 brasiliano a insidiare la fascia sinistra partenopea, portandosi sul fondo e fornendo un assist per Luis Alberto. Il 10 biancoceleste compie una vera e propria magia al 29′, insaccando la palla in rete con un colpo di tacco su cui Meret può ben poco. La festa sulla panchina della Lazio è grande, ma neanche il tempo di cominciare e il Napoli trova subito il pareggio al 31′. Qui, va detto, la Lazio è molto sfortunata. Sul tiro non irresistibile di Zielinksi è la deviazione di Kamada a beffare l’incolpevole Provedel. Da questo momento le due squadre si fronteggiano in continui botta e risposta che mettono in pericolo entrambi i portieri. Provedel risponde a Osimhen, mentre Felipe Andreson – forse rinvigorito dall’assist, crea scompiglio in area di rigore. Il primo tempo però termina dopo 2 minuti di recupero sul risultato di 1-1.
Secondo tempo
Il secondo tempo parte subito forte e in maniera inaspettata per i tanti tifosi accorsi al Maradona. La Lazio passa in vantaggio dopo 6 minuti grazie a una rasoiata del neoacquisto Daichi Kamada. Dopo una grande azione di rottura da parte di Felipe Anderson, il giapponese riesce a beffare Meret e a portare il risultato sul 1-2, siamo al 51′. La Lazio del secondo tempo è totalmente diversa rispetto a quella del primo e mette alle strette un Napoli in affanno. Al 67′ i biancocelesti passano in vantaggio grazie a Mattia Zaccagni, ma dopo l’analisi del VAR il gol viene annullato per un fuorigioco millimetrico. Passano pochi minuti e al 72′ e il neo entrato Matteo Guendouzi a trovare il triplo vantaggio per la Lazio, anche stavolta però l’arbitro è chiamato al Var per analizzare l’azione: il gol viene annullato per un fuorigioco. La Lazio non perde la concentrazione e continua ad assediare l’area del Napoli, che al contrario si limita a fare lanci lunghi alla ricerca di Osimhen. Inutile l’ingresso di Raspadori e Simeone per Garcia, che al termine dei 90 minuti non sfrutta i 7 di recupero per sistemare la situazione. Dal 1937 la Lazio non vinceva a Napoli per due stagioni consecutive. Luis Alberto e Kamada condannano il Napoli alla prima sconfitta di questa stagione.
Pagelle
Provedel – 6,5
Compie molte parate decisive e si conferma molto sicuro di sé. Non riuscire a mantenere la porta inviolata non è dipeso da lui.
Marusic – 6,5
Si limita a svolgere lavoro di copertura e non si vede quasi mai in fase offensiva. Appare ancora troppo impacciato, ma fa il suo. Nel secondo tempo è di fondamentale importanza in fase difensiva.
Casale – 6,5
Tiene a bada Osimhen con grande precisione e lucidità. Nel secondo tempo non fa toccare palla agli offensivi del Napoli.
Romagnoli – 6,5
Sulle palle aeree arriva sempre prima di tutti. Sta ritrovando gradualmente la forma.
Hysaj – 6,5
Bene in alcuni frangenti, un po’ meno per quanto riguarda le azioni d’attacco. Deve essere più rapido e preciso, ma in fase di contenimento fa la differenza nei secondi 45 minuti.
Kamada – 6,5
Il giapponese gode di una “immunità” dovuta alle gambe pesanti. Nonostante questo è proprio lui a siglare il 2-1 per la Lazio con un gran tiro.
Cataldi – 6,5
Non era certo facile la partita per uno nel suo ruolo. Cerca di fare il possibile, ma anche lui appare ancora compassato e con poche idee. La seconda faccia mostrata nel secondo tempo invece ha mostrato un Cataldi rinvigorito e sempre sul pezzo.
Luis Alberto – 7,5
A tenere per mano la Lazio è proprio colui che è sempre stato al centro di dissidi e malumori. Lo spagnolo è maturato e sta convincendo mister Sarri con il sacrificio e l’inventiva. Il gol è una perla, vederlo rientrare fino alla linea di fondo è sublime.
Felipe Anderson – 6,5
Parte molto male, sbaglia passaggi e corre poco. Si riprende con alcune incursioni sulla fascia destra e soprattutto con l’assist per Luis Alberto. Nel secondo tempo è decisivo per il gol di Kamada.
Immobile – 5,5
Non è più l’Immobile di qualche anno fa e di questo non gli si può farne una colpa. Si sacrifica molto, senza portare risultati.
Zaccagni – 6,5
Ben lontano dall’arciere della scorsa stagione. Nervoso e poco lucido, Zaccagni non trova più i suoi famosi spunti in fase offensiva. Aiuta poco in quella difensiva, ma nel secondo tempo rientra in campo con un altro piglio. Va al gol, che gli viene annullato.
SUBENTRATI
Guendouzi – 6,5
Sembra giocare da sempre in Serie A. Entra sicuro e fornisce prima l’assist per Zaccagni (sul gol annullato), poi segna il gol che porta momentaneamente la Lazio sul 3-1.
Pedro – 5,5
Ha la possibilità di creare un’azione pericolosissima e inciampa sul pallone. Questo è un segnale da interpretare.
Pellegrini – S.V.
Isaksen – S.V.
Castellanos – S.V.