Normativa sul gioco: gli ultimi dati aggiornati
Il gioco online ha incrementato il fatturato, portando l’Italia a essere uno dei Paesi con più partecipazione ad attività ludiche
Il settore del gioco d’azzardo nel nostro Paese è in continuo sviluppo. Il gioco online, che da anni accompagna quello fisico, ha incrementato ancora di più il fatturato, portando l’Italia a essere uno dei Paesi con più partecipazione ad attività ludiche in Europa e nel mondo. Sono pochi gli stati nei quali, in questo senso, c’è un maggior flusso di denaro. Anche per questo motivo, la normativa nazionale di gioco è costituita da un numero piuttosto vasto di norme. Inizialmente il gioco d’azzardo veniva considerato sinonimo di disvalori etici e sociali, anche per questo motivo, tra il 1897 e il 1992, erano state imposte diverse limitazioni.
In questo lasso di tempo, a distanza di anni gli uni dagli altri, sono stati introdotti il Lotto, il Totocalcio, il Totip, le lotterie nazionali e i primi casinò legali. La svolta comincia ad intravedersi già nel secondo dopoguerra, quando, nel 1948, lo Stato ha assunto il totale controllo del gioco, organizzando l’esercizio delle attività ludiche.
La deregolamentazione del gioco d’azzardo
Durante gli anni novanta, per far fronte alla crisi economica, il paese è andato incontro ad una deregolamentazione del gioco d’azzardo per favorire l’afflusso di un maggior numero di entrate fiscali. Nel 1994 viene ufficialmente introdotto il “Gratta e Vinci”, un tipo di lotteria che permette al giocatore di scoprire immediatamente l’esito del gioco. A partire dal 1997, lo Stato propone delle offerte di gioco sempre più variegate. Le estrazioni del Lotto vengono effettuate più volte nel giro di una settimana, mentre il 3 dicembre dell’anno sopraccitato nasce il “SuperEnalotto”.
La trasformazione del gioco d’azzardo in un settore indipendente
Tra il 2003 e il 2010, si registra la fase durante la quale lo Stato italiano ha manifestato la volontà di rendere il gioco d’azzardo un settore economico del tutto indipendente. In questo senso, una prima svolta importante ha avuto luogo il 31 maggio 2002 con il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha portato all’esercizio delle scommesse per via telematica. Il 1° maggio 2004, tutti i videopoker sono stati sostituiti dalle slot machine. Analizziamo, quindi, la normativa sull’apertura della sala slot.
Il dispositivo delle slot machine può funzionare solo nel momento in cui l’apparecchio è collegato alla rete telematica dell’AAMS. La nuova normativa sulla sala slot, nel 2006 porta alla chiusura dei siti che non dispongono delle necessarie autorizzazioni. Il Decreto Bersani, valido dallo stesso anno, ha permesso agli operatori stranieri di entrare nel mercato italiano del gioco d’azzardo. Successivamente, vengono inserite nel gioco online limitazioni ed autoesclusioni, al fine di tutelare il consumo, i minori e allo scopo di combattere la diffusione del gioco illegale.
Gli ultimi dati sulla normativa del gioco d’azzardo
Tra il 2011 e il 2012 si registrano degli interventi normativi piuttosto importanti. Nel 2011 vengono introdotti il poker cash e i giochi da casinò, che sono rintracciabili tramite una raccolta di casinò online italiani autorizzati, che permette anche di capire quali siano i portali autorizzati da ADM per poterne fruire in totale sicurezza. Il Decreto di Ferragosto, valido dal 13 agosto 2011, liberalizza ufficialmente il gioco online. Dal 2012, invece, la ludopatia viene considerata una vera e propria patologia da gioco d’azzardo. Dal 2015 vengono versati 50 milioni di euro annui per la lotta alla ludopatia, attraverso cure e percorsi di riabilitazione.
A partire dal 2017, vengono vietate tutte le pubblicità che incitano direttamente al gioco d’azzardo eccessivo e incontrollato. Nel 2019 viene ridotto il payout e vengono trattati anche diversi temi sulla diffusione del gioco d’azzardo illegale. Dal 2020, risulta impossibile per le società recapitare denaro ad individui che non hanno concessioni e licenza.