Notte di Capodanno, ecco le limitazioni anti-Covid prescritte in tutta Italia
Da Roma a Napoli saltano le feste in piazza a causa dell’aumento dei contagi Covid per la notte di Capodanno. Ecco le scelte dei sindaci
A pochi giorni dalle feste natalizie, i contagi Covid sono in aumento da nord a sud dell’Italia, con alcuni territori (in prima fila Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) che potrebbero passare dalla zona bianca a quella gialla. Se non bastasse, lo spettro della variante Omicron continua a fare paura, tanto che il governo ha deciso di prorogare lo stato d’emergenza fino al 31 marzo 2022. Tutto ciò ha fatto sì che il periodo delle feste di Natale e del Capodanno, oramai alle porte, sia sotto osservazione, con limitazioni degli appuntamenti pubblici, in modo da evitare gli assembramenti. Ecco i provvedimenti adottati.
A Roma
A Roma salta il concertone di Capodanno. Il sindaco Roberto Gualtieri ha annullato il concertone del Circo Massimo. “Era tutto pronto per celebrare il Capodanno in grande stile e riportare Roma al centro dei grandi eventi”, ha spiegato l’assessore Alessandro Onorato. Alcuni grandi artisti romani (Coez, Blanco, Tommaso Paradiso) erano già stati scelti e l’organizzazione sul fronte sicurezza, assicura, sarebbe stata “impeccabile”. Però, ammette, “in questo momento la nostra priorità è e deve essere quella di salvaguardare la salute dei romani evitando assembramenti che possono aggravare una situazione pandemica che, pur sotto controllo, presenta aspetti preoccupanti”.
In Campania
Niente feste di piazza in Campania. In Campania, il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha firmato un’ordinanza sul Capodanno stabilendo il divieto di eventi, feste o altre manifestazioni che “possano dar luogo a fenomeni di assembramento o affollamento”. Confermato anche l’obbligo di mascherina all’aperto, in ogni luogo non isolato. Nei giorni 23, 24, 25, 31 dicembre 2021 e 1 gennaio 2022, vietata per bar e altri esercizi di ristorazione la vendita con asporto di bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua. “Abbiamo stabilito che non si possono fare feste in piazza, perché nella settimana tra Natale e Capodanno ci giochiamo la tranquillità di vita delle nostre famiglie e la possibilità di tenere aperte le attività economiche”, ha spiegato De Luca.
In Trentino
Da Trento a Rovereto, da Pinzolo a Madonna di Campiglio, anche in Trentino niente concerti e festeggiamenti di massa in piazza per la notte di San Silvestro. Lo hanno deciso i sindaci: colpa dell’aumento dei contagi da Covid. C’è, infatti, la necessità di evitare al massimo situazioni di pericolo sanitario. “Il momento non permette di rischiare”, precisa il primo cittadino di Trento, Franco Ianeselli. “Niente ritrovi di massa in piazza Duomo, non è proprio il caso. Festeggeremo in modo diverso, con uno spettacolo di luci e musiche con i solisti dell’orchestra Haydn e uno spettacolo di video-lighting che si sposerà alla perfezione con le installazioni di Mariano Detassis che stanno già illuminando gli edifici e i monumenti di tutta la città”.
A Milano
Non ci sarà alcun evento o concerto per il Capodanno in piazza a Milano. L’ipotesi di celebrare l’inizio del nuovo anno con un evento pubblico non è infatti mai entrata nell’agenda di Palazzo Marino, che ha invece preferito un atteggiamento di prudenza nonostante l’andamento positivo della campagna vaccinale.
In Puglia
Fuori dal coro il presidente della Puglia Emiliano. “Cancellare la movida di Capodanno o addirittura lo shopping natalizio, onestamente mi sembra una misura un po’ eccessiva in questa fase. Tanto più che i vaccini stanno facendo il loro dovere. Lo stanno facendo abbattendo i contagi e le morti in modo elevatissimo. Quindi dobbiamo avere un po’ di equilibrio”, ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Stasera Italia, commentando le misure che adotterà la Regione Campania per contenere i contagi.
A Bologna
Anche Bologna annulla i festeggiamenti, cancellando il Capodanno in piazza Maggiore. Lo si è deciso nell’ultimo Comitato ordine pubblico e sicurezza. “Una decisione che assumiamo con senso di responsabilità e che credo sarà compresa dai cittadini bolognesi”, spiega il sindaco Matteo Lepore. “Dobbiamo evitare occasione di potenziali contagi o situazioni non coerenti, Bologna sceglie di dare un segnale di prudenza“, ha aggiunto.