Notte magica, così l’Italia ci fa dimenticare (almeno per un po’) la pandemia
Gli Azzurri debuttano a Euro 2020 con un convincente successo per 3-0. Ma, come aveva sottolineato il C.T. Mancini, ancor più importante è il potere catartico dello sport
Una nuova notte magica, a oltre trent’anni dalle prime, in circostanze e con un sapore completamente differenti. Era l’auspicio, pressoché unanime, di tutti gli Italiani, stremati da un anno e mezzo di Covid-19. Perché in fondo non c’è nulla di veramente paragonabile al potere catartico dello sport. A maggior ragione se, come nel caso specifico, il trionfo arride alla Nazionale.
Una notte magica per dimenticare la pandemia
«Sappiamo che le nostre partite saranno un momento di unione di milioni di Italiani. Saranno momenti di gioia che per un attimo ci faranno dimenticare dell’anno appena trascorso». Così il C.T. Roberto Mancini aveva introdotto l’esordio degli Azzurri ai primi Europei itineranti della storia, consapevole che in palio c’era molto più del semplice risultato.
D’altronde, non poteva essere altrimenti, anche solo sul piano meramente calcistico. L’Italia, infatti, non disputava una competizione internazionale da 5 anni, dall’eliminazione ai quarti nei precedenti campionati continentali – seguita dalla clamorosa assenza ai Mondiali 2018. Un’attesa inevitabilmente dilatata ed esasperata dalla pandemia.
Basti pensare al nome della manifestazione, Euro 2020, e al fatto che si svolga nel 2021 – come pure, del resto, le Olimpiadi di Tokyo. In questo modo, però, il torneo si è caricato di un significato ulteriore, dai connotati della rinascita.
Non solo perché il Governo aveva (da tempo) autorizzato la presenza di una quota di pubblico sugli spalti dell’Olimpico, teatro della gara inaugurale Turchia-Italia. Ma anche perché un chiusurista come Roberto Speranza, Ministro nomen omen della Salute, aveva munificamente concesso agli spettatori lo slittamento di un’ora del coprifuoco. Un provvedimento di assoluto buon senso, soprattutto se si pensa che la Francia non ha voluto adottare una misura analoga per il Roland Garros.
Oltre il risultato
Per la cronaca, il match si è concluso con il successo azzurro per 3-0, frutto dell’autogol di Merih Demiral e delle reti di Ciro Immobile e Lorenzo Insigne. Ma, come detto, il tabellino era paradossalmente uno degli aspetti meno importanti della serata.
«Lo sport in questi momenti» aveva sottolineato il Mancio in sede di presentazione, «è uno strumento essenziale della nostra vita. Può aiutarci a stare meglio, può aiutarci a staccare temporaneamente da alcuni pensieri o momenti complicati. Lo sport può regalarci tante emozioni positive. Mai come ora ne abbiamo estremo bisogno».
Lo sapevano già gli antichi Romani, che in ben altri stadi assistevano ai giochi gladiatorî. Per questo sarebbe stata una notte magica in ogni caso: perché il mattino, parafrasando Apocalypse Now, avrebbe comunque profumato di vittoria.