Nuovo Codice della strada: tolleranza zero su alcol e droghe
Approvato in Consiglio dei ministri un nuovo disegno di legge che inasprisce le pene nei confronti di coloro che compiono gravi violazioni alla guida
Approvato in Consiglio dei ministri un nuovo disegno legge che inasprisce le pene nei confronti di coloro che compiono gravi violazioni alla guida.
Il testo è già passato per la Conferenza Unificata ed è tornato al Cdm in tempi utili da poter divenire Legge già nel prossimo autunno.
Tra le principali novità, l’inasprimento delle sanzioni per chi viene sorpreso alla guida con il cellulare e per chi, sotto l’effetto di di droghe o alcol si macchia di reati come la fuga dopo un incidente. Aumenta la pena per chi subisce la revoca della patente che, nei casi più gravi, può essere non non solo sospesa ma tolta a vita.
Alcol e droghe: pene più severe e revoca della patente
Pugno sugli alcolici. Chi è già stato condannato e viene trovato di nuovo con un tasso alcolemico tra 0,5 e 1,5 dovrà rispettare lo 0 come nuovo limite. Rinnovo della patente solo dopo una nuova visita medica.
Per i recidivi le pene per guida in stato di ebrezza sono aumentate di un terzo e sarà proibito circolare senza aver installato l’alcolock, il dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero.
Chi invece viene trovato alla guida drogato non dovrà più necessariamente essere fermato in uno stato di alterazione psico-fisica. Basterà che risulti positivo ai test perché scatti la revoca della patente e la sospensione di tre anni.
Nel nuovo codice è prevista anche la revoca a vita della patente nel caso di reati gravissimi al volante. Ad esempio per gli automobilisti pirata che fuggono dopo un incidente stradale.
Cellulari alla guida: sanzione più che raddoppiata
Sanzione raddoppiata per chi viene sorpreso alla guida con un cellulare. Dopo i numerosi casi di cronaca legati a incidenti stradali ripresi in diretta dagli stessi automobilisti, la multa passa dalla fascia 165-660 euro a 422-16.97 euro, con sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione.
In caso di recidiva nel biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, già prevista dal codice in vigore, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, oltre ad una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell’ipotesi di prima violazione e 10 punti alla seconda violazione.
Monopattini: nuove norme e obbligo di casco
Diventa obbligatorio il casco anche per i maggiorenni in monopattino, sia per i privati che per quelli in sharing. Obbligo di assicurazione e targa, mentre chi circola senza contrassegno dovrà pagare una multa tra 100 e 400 euro.
Vietato circolare nel senso di marcia contrario o sui marciapiede a meno che i monopattini non siano condotti a mano. Vietata anche la circolazione su aree extraurbane, in questo caso dovrebbe scattare il blocco da remoto per tutti i veicoli a noleggio appena si supera l’area consentita alla circolazione.
Monopattini senza frecce e freno su entrambe le ruote sono multati da 200 a 800 euro, così come per chi potenzia il motore del proprio mezzo o si macchia di contraffazione dei dati del proprietario.
Accertamenti da remoto per chi non dà la precedenza
Sarà possibile contestare attraverso gli accertamenti da remoto anche la violazione dell’obbligo di dare precedenza in corrispondenza degli attraversamenti a pedoni e ciclisti; nonché la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico.
Zone a priorità ciclistica
Infine la Conferenza unificata ha proposto di intervenire con regolamento per ampliare il novero delle strade adatte alla realizzazione di piste ciclabili. Per gli automobili scatta l’obbligo di mantenere un metro e mezzo di distanza dalle bici durante i sorpassi. Mentre spunta l’ ipotesi di aree a priorità ciclistica con limite di velocità di 30 chilometri orari e obbligo di precedenza esclusiva alle due ruote.