Nuovo contratto di servizio Atac: cosa cambia per i trasporti di Roma
Il nuovo contratto Atac dovrebbe rappresentare un passo importante per migliorare la mobilità a Roma, rendendo il trasporto pubblico più affidabile e accessibile
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Approvato il nuovo contratto di servizio che regolerà i trasporti pubblici della Capitale fino al 2027. Ecco cosa prevede, quali saranno le novità e come cambierà l’offerta per i cittadini romani nei prossimi anni.
Il trasporto pubblico a Roma sta per affrontare una nuova fase con l’entrata in vigore del nuovo contratto di servizio tra il Comune e Atac, la società che gestisce gran parte della rete di autobus, tram e metropolitane della città.
Il documento, approvato dalla Giunta, avrà validità dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027 ed ha come obiettivo un miglioramento del servizio, aumentando l’offerta e riducendo i costi.
Cos’è il contratto di servizio Atac?
Il contratto di servizio è l’accordo che definisce le regole con cui un ente pubblico affida a un’azienda la gestione di un servizio di interesse generale. In questo caso, il Comune di Roma ha affidato ad Atac la gestione della rete di trasporto pubblico locale non periferico, cioè quello che riguarda autobus urbani, tram e metropolitane.
Il servizio nelle zone periferiche, invece, è gestito da aziende private.
Cosa prevede il nuovo contratto?
L’obiettivo principale è migliorare l’efficienza e la qualità del servizio per i cittadini. Tra le novità più importanti ci sono:
- Aumento del servizio metro: i chilometri percorsi dai treni delle linee A, B e C cresceranno da 51 a 66,2 milioni, con un forte potenziamento della linea C.
- Potenziamento degli autobus: sono previsti più chilometri percorsi ogni anno, grazie all’introduzione di nuovi mezzi, tra cui autobus elettrici e la conversione in filobus di alcune linee.
- Riduzione dei costi: si punta a un’efficienza maggiore con l’ammodernamento dei mezzi, riducendo le spese di manutenzione e aumentando la velocità commerciale dei veicoli.
Perché il servizio è stato affidato ad Atac?
Il Comune ha scelto di affidare il servizio direttamente ad Atac tramite la modalità dell'”house providing”, ovvero una gestione interna da parte di una società interamente controllata dall’amministrazione pubblica. Questa scelta ha suscitato discussioni, ma si basa sulla valutazione che Atac, grazie alla sua esperienza e alla proprietà pubblica, sia l’opzione più vantaggiosa per garantire la continuità del servizio.
Come cambierà il trasporto pubblico per i cittadini?
Gli utenti dovrebbero beneficiare di un servizio più efficiente, con:
- Più corse in metro: specialmente sulla linea C, dove l’arrivo di nuovi treni permetterà una maggiore frequenza.
- Più autobus e tram: la rete sarà potenziata per ridurre i tempi di attesa.
- Meno guasti e ritardi: grazie all’ammodernamento della flotta e a una gestione più efficiente della manutenzione.
Il nuovo contratto Atac dovrebbe rappresentare un passo importante per migliorare la mobilità a Roma, ma la sua efficacia dipenderà dall’attuazione concreta delle misure previste, che, se ben gestito, potrebbe portare benefici tangibili ai cittadini, rendendo il trasporto pubblico più affidabile e accessibile.
ClicBus prorogato: il bus a chiamata di Massimina continua fino ad aprile
Una manovra lampo del Comune di Roma ha permesso la proroga del servizio ClicBus nel quartiere Massimina fino a fine aprile. Il bus a chiamata, molto apprezzato dai cittadini, avrebbe dovuto terminare a febbraio, ma la mobilitazione dei residenti ha spinto l’amministrazione a garantirne la continuità.
Il servizio di trasporto pubblico a chiamata ClicBus continuerà a funzionare almeno fino alla fine di aprile, il Comune di Roma ha stanziato i fondi necessari per prolungare il progetto, che permette agli abitanti del quartiere di raggiungere la stazione ferroviaria di Roma Aurelia in modo rapido ed efficiente.
L’iniziativa, partita a settembre scorso, ha riscosso grande successo tra i residenti, tanto che la notizia della sua imminente scadenza a fine febbraio aveva generato preoccupazione e proteste.
A lanciare l’allarme eravamo stati noi di “Odissea Quotidiana”, segnalando criticità e opportunità per migliorare la mobilità nella Capitale e la forte reazione della cittadinanza ha spinto l’amministrazione a intervenire rapidamente per garantire la prosecuzione del servizio.
Attualmente, ClicBus è gestito da Autoservizi Riccitelli per conto di Atac e continuerà ad operare con l’attuale organizzazione almeno fino alla fine di aprile. Nel frattempo, il Dipartimento Mobilità del Comune di Roma dovrà individuare una soluzione stabile per garantire la continuità del servizio anche in futuro, nel rispetto delle normative previste dal contratto di servizio con Atac.
ClicBus è un servizio innovativo che offre un’alternativa flessibile ai mezzi pubblici tradizionali: gli utenti possono prenotare il proprio viaggio tramite un’app e il bus a chiamata li accompagna alla stazione di Roma Aurelia, favorendo l’integrazione con il sistema ferroviario e riducendo la dipendenza dall’auto privata.
Un modello che potrebbe essere replicato anche in altre zone periferiche della città, dove i collegamenti con il trasporto pubblico tradizionale risultano spesso carenti.
L’estensione del servizio rappresenta un piccolo ma significativo successo per i cittadini di Massimina e dimostra come la partecipazione attiva e la pressione dell’opinione pubblica possano incidere sulle decisioni amministrative.
Resta ora da vedere quale sarà il futuro del ClicBus dopo aprile: la speranza è che il Comune trovi una soluzione definitiva per mantenere in vita questo servizio utile e apprezzato.
Odissea Quotidiana seguirà da vicino gli sviluppi di questi e di altri progetti, e per conoscere gli aggiornamenti sul trasporto pubblico della città, visitate il nostro blog. Troverete notizie, approfondimenti e il calendario aggiornato delle chiusure.
A cura di Andrea Castano – Odissea Quotidiana