Nuovo Governo, ecco le tappe e le tempistiche per la formazione
Sancita la vittoria del centrodestra a guida FdI, occorrerà aspettare la fine di ottobre per il varo del prossimo esecutivo: che è scontato verrà guidato da Giorgia Meloni
Archiviati il voto per le Politiche 2022 e il relativo spoglio, si è aperto l’iter per la formazione del nuovo Governo. Che, alla luce dei risultati di queste elezioni, dovrebbe essere guidato da Giorgia Meloni, Presidente di FdI, che diventerà dunque il primo Premier donna d’Italia. Tuttavia, il rito laico dell’avvio della prossima legislatura (la XIX) segue una liturgia piuttosto rigida, che richiederà almeno un altro mese prima dell’effettivo varo dell’esecutivo.
Tappe e tempi per la formazione del nuovo Governo
Che succede ora che è stata definitivamente sancita la vittoria del centrodestra a guida Fratelli d’Italia? I tempi per la costituzione del nuovo Governo non saranno immediati, perché dipendono da procedure di prammatica caratterizzate da scadenze ben precise.
La prima tappa, come scrive Sky TG24, è il 13 ottobre, quando si riunirà il nuovo Parlamento e verranno eletti i Presidenti delle due Camere. La seduta di Palazzo Madama, precisa il Corsera, verrà presieduta da Liliana Segre, membro più anziano dell’assemblea, quella di Montecitorio da Ettore Rosato, l’attuale vicepresidente più anziano.
Per designare l’erede di Maria Elisabetta Alberti Casellati, i primi due scrutini saranno a maggioranza assoluta dei componenti, il terzo a maggioranza assoluta dei senatori presenti. In caso di ulteriore fumata nera, si procederà al ballottaggio fra gli sfidanti più votati e, se persisterà la parità, sarà eletto il candidato più anziano.
Alla Camera, invece, come spiega Rai News nella prima votazione servono i due terzi dei componenti, nelle due successive i due terzi dei votanti. Dalla quarta occorre la maggioranza assoluta dei suffragi e si procede a oltranza – e non è mai successo che sia stato superato il quinto scrutinio. Questa fase dovrebbe dunque concludersi al massimo il 15 ottobre.
I passaggi successivi
Una volta costituiti anche i gruppi parlamentari, partiranno le consultazioni quirinalizie, probabilmente intorno al 24 ottobre. Questo passaggio porterà Sergio Mattarella a conferire l’incarico di Primo Ministro, che normalmente viene accettato con riserva.
È scontato che, stavolta, l’onere e l’onore ricadranno sulla trionfatrice della tornata elettorale, Giorgia Meloni, che condurrà a sua volta dei colloqui con i partiti. Se avranno esito positivo, il Presidente del Consiglio incaricato scioglierà la riserva e presenterà al Capo dello Stato la lista dei Ministri. I quali, in base all’articolo 92 della Costituzione, sono nominati dal Presidente della Repubblica su proposta dell’inquilino di Palazzo Chigi.
Si dovrebbe essere a quel punto intorno al 27 ottobre, e il nuovo Governo sarà pronto per prestare giuramento al Colle. Concluderà il percorso la suggestiva “Cerimonia della campanella”, che segnerà il passaggio di consegne tra l’attuale Premier Mario Draghi e il suo successore.
L’atto di investitura diventerà così (è il caso di dirlo) esecutivo. Il lungo conto alla rovescia, ormai, è iniziato.